Redazione Online
Dorotea, splendida pastore tedesco di Vitorchiano col vezzo delle passeggiate in liberà. Reteluna ha ricevuto un singolare appello da un altrettanto singolare destinatario: Studio legale canino associato Lupotti & De Canibus. Ovviamente il nome è di fantasia, ma la storia è verissima e a raccontarla è proprio l’“avvocato” cui Dorotea (Tea) si è rivolta per far valere le sue ragioni. Eccola.
Accade che un bel giorno si presenta al nostro studio legale canino associato una bella pastore tedesco di nome Dorotea, detta Tea, la quale ci chiede di intercedere per lei pur avendo torto, ma ce lo ha chiesto gentilmente, facendoci un mucchio di feste e confidando che l’avremmo aiutata.
Sembra che Tea abbia il vezzo, di tanto in tanto, di farsi un giretto per le strade del suo paese, Vitorchiano, senza fare alcunché di male, socializzando con gli umani concittadini, prendendosi carezze, giocando con chi vuol giocare, osservando con curiosità il mondo dei bipedi e tornandosene, dopo qualche tempo a casa dei suoi padroni.
“E allora?” - direte voi - “che male c’è?”. Nessuno dal punto di vista del buonsenso sostanziale, moltissimo sotto il profilo dell’infrazione di Leggi, Regolamenti, Decreti eccetera. Perché? Perché Tea le sue passeggiate innocenti - secondo lei - le fa da sola, quando le gira e ne ha la possibilità (insomma, riesce a filarsela), omettendo la presenza dei suoi bravi padroni. Tea sta benissimo a casa sua, non è certamente maltrattata, non è ristretta a catena o in un box, ama ed è riamata dai suoi umani, semplicemente saltuariamente va a farsi un giretto da sola.
D’accordo, non si dovrebbe fare, i suoi padroni faranno il possibile per convincerla a cambiare passatempo e noi, custodi del diritto, l’abbiamo amabilmente redarguita, ma stentavamo a rimanere seri. Quindi, cari cittadini, un appello alla vostra intelligenza e umanità, se magari doveste ancora vedere Tea, la riconoscete benissimo, non fuggite, non chiamate i Marines, non tempestate di telefonate l’Asl o il Comune, non la fate accalappiare, non la fate trascinare in catene in gattabuia (canile!), spaventata, tremante e intimorita, non fate passare infiniti guai ai suoi malcapitati proprietari, rei soltanto di volerle bene, fate semplicemente una telefonata ai suoi umani, il numero è sulla medaglietta al collo e sulla vezzosa bandana che spesso porta. Se la verranno a riprendere, vi ringrazieranno infinitamente, le istituzioni risparmieranno tempo e denaro e Tea anche lei vi scodinzolerà.
Quanto a noi, speriamo di essere stati utili, siamo grati del lavoro che svolgiamo e, no, Tea non ci pagherà alcuna parcella.
Lupotti & De Canibus
Giovedì 9 luglio 2015
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