Caso Gloria Canevazzi, gli animalisti. "Su di lei accuse false e infamanti"

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Barbarano Romano | il sequestro dei cani per presunti maltrattamenti

Caso Gloria Canevazzi, gli animalisti
"Su di lei accuse false e infamanti"

Le associazioni che la conoscono la difendono: “Ma quale anziana disturbata, Gloria è una persona pura: la sua unica colpa è di aver anteposto il proprio benessere a quello delle sue bestiole”

Redazione Online

Gloria Canevazzi nel suo rifugio
Gloria Canevazzi nel suo rifugio

Gloria Canevazzi vive per i suoi cani. Quello che è stato detto su di lei è assolutamente falso e infamante”. Così dichiara l’associazione animalista viterbese MifidoDifido in merito alla vicenda che ha visto la donna sui media, locali e nazionali, definita come una specie di malata “collezionista di cani”, con 51 animali tenuti a Barbarano Romano e sequestrati venerdì scorso dal Corpo Forestale di Viterbo, su disposizione della Procura, perché “in pessime condizioni igienico sanitarie, tra i topi, alcuni cani con ferite e lesioni gravi”.

L’associazione MifidoDifido in realtà conosce bene Gloria e il suo amore infinito per gli animali, poiché nel tempo l’ha seguita aiutandola a gestire le sue bestiole che per adesso stanno ancora con lei, ma che le potrebbero essere tolti per sempre. Una prospettiva spaventosa per la donna che ha sempre anteposto il benessere dei suoi quattrozampe a lei stessa. “La struttura, descritta dai media come un canile abusivo – spiega Cristiano Zappi, presidente dell’associazione – in realtà è una casa privata, gli animali non costano assolutamente nulla alla comunità e per Gloria i suoi cani sono l’unica ragione di vita. Lei spende tutti i soldi del suo mantenimento derivato dal divorzio per nutrirli, cucina per loro e molti sono addirittura in sovrappeso, pensate. Le immagini girate e diffuse dai media contraddicono quanto detto sui presunti maltrattamenti. I cani sono tutti microchippati, amati e in perfetta salute. Quelli che sono stati descritti come “feriti” in realtà sono solo due: uno con una dermatite, l’altro con un problema agli occhi che la signora Canevazzi sta curando con farmaci prescritti dal suo veterinario, che gli stessi Forestali hanno rinvenuto in casa”. “Gloria è una donna coltissima – aggiunge – era l’interprete di Aldo Moro, conosce sei lingue e ha girato il mondo. Le sono state mosse accuse infamanti, la sua unica colpa è di amare in modo smisurato gli animali. La puniamo per questo? È normale trovare topi in campagna, soprattutto avendo il mangime dei cani a disposizione, inoltre diverse volte ha chiamato le ditte di derattizzazione, ma sono interventi che costano molto e con 1000 euro al mese non c’è da scialare. Pensate che Gloria tempo fa ebbe un attacco di pancreatite: fu ricoverata in ospedale ma preferì firmare per uscire per il terrore di lasciare i suoi cani da soli. Raramente noi dell’associazione, nei tanti anni di volontariato, abbiamo visto animali tenuti tanto bene. Quindi, per favore, ridiamo dignità a Gloria che per queste accuse sta soffrendo tantissimo”.

Gloria Canevazzi nel suo rifugio
Gloria Canevazzi nel suo rifugio

La storia della signora Canevazzi fu pubblicata nel 2014 sul Fatto Quotidiano: “Da interprete di Aldo Moro e dei potenti al rifugio dei cani” era il titolo. Nel pezzo a proposito di lei Silvia D’Onghia scriveva: “Delle Mille e una notte non è rimasto nulla. Dopo la separazione dal marito (giornalista sportivo) Gloria ha deciso di dedicare la seconda parte della sua vita ai cani. Una passione che l’ha sempre accompagnata ma che da qualche anno ha preso forma a Barbarano Romano, nel viterbese, nel rifugio dei “barba-cani”. Vivono tutti insieme, Gloria e i suoi 60 cani. Li raccoglie lei per strada o glieli portano a “pensione” e poi li mollano là. Un pezzo di terra e una catapecchia in cui piove dentro e c’è il rischio di rimanere folgorati. Solo che adesso lei non ce la fa più, ha speso tutto quello che aveva e chiede aiuto. “Cibo, antiparassitari, cucce, se non si fidano a darmi dei soldi. Devo trovare un nuovo posto dove andare, perché qui mi hanno dato lo sfratto. E poi vorrei vedere molti di questi cani adottati: sono giovani, sani e tutti buonissimi. Ho fatto il passo più lungo della gamba? Forse sì, ma mica li posso mollare”.

La delegata Oipa di Viterbo e provincia, Paola Menino, afferma: “Gloria ha sicuramente bisogno di aiuto, ma non è certo togliendole i cani e facendola passare per una “anziana problematica” che si risolverà la situazione. È una persona pura e con un grande cuore e infatti è stata truffata varie volte nella sua vita da persone senza scrupoli, ma mai ci saremmo aspettati che si potesse arrivare a tanto. È da tempo che la seguiamo e stiamo cercando assieme al comune di aiutarla, ma non è sicuramente creando un caso di maltrattamento (peraltro inesistente) che la si può sostenere. L’unica accusa che si può muovere è quella di far mangiare troppo i suoi cani e di amarli più della sua vita”.

Anche l'associazione “Incrociamolezampe onlus” con il presidente Rita Storri si associa a quanto dichiarato dalle altre organizzazioni e in particolare segnala che pur conoscendo il rifugio di Gloria “non ha mai avuto notizie di maltrattamenti avvenuti sugli animali che ospita”.

L’avvocato Dominga Martines del Foro di Viterbo, legale di molte altre associazioni animaliste del territorio e di Gloria Canevazzi, aggiunge: “Prenderemo tutte le misure opportune contro il provvedimento dalla Procura affinché questa vicenda si risolva. Nel frattempo ho parlato col sindaco di Barbarano Romano, Rinaldo Marchesi, che è stato nel frattempo nominato custode dei cani, con il quale ho appuntamento mercoledì prossimo e che si è reso molto disponibile per risolvere la questione”.

Domenica 2 agosto 2015

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