di Sabrina Mechella
Da destra: Leonardo Michelini, Andrea Vannini e Lucio Matteucci, presidente dell'associazione Viterbo Civica |
«Mi impegno d’ora in poi a consultare i professori agronomi dell’Università nel caso di dubbi sull’abbattimento degli alberi cittadini e a pubblicare online il bilancio del verde urbano sugli alberi abbattuti e quelli reimpiantati, come prevede la legge». Così il sindaco Leonardo Michelini ha rassicurato stamani il movimento spontaneo ambientalista cittadino che ieri aveva bloccato l’abbattimento dei quattro tigli in via Lorenzo Da Viterbo, a due passi da piazza Crispi.
Ambientalisti che hanno esultato di questa che per loro è una grande vittoria e una giornata storica, nella quale i cittadini hanno fatto valere il loro peso nelle decisioni che riguardano il bene comune. E che hanno ringraziato il sindaco per la disponibilità dimostrata in questo caso. Michelini stamani ha chiesto pubblicamente un altro parere al docente della facoltà di Agraria dell’università della Tuscia, Andrea Vannini, il quale ha confermato la perizia del collega Rocco Sgherzi, incaricato dal Comune alla verifica sullo stato di salute su alcune piante cittadine. Sgherzi aveva classificato in classe D, ossia pericolanti, gli alberi della via cittadina, dunque da abbattere. Vannini ha dichiarato che le piante in questione sono gravemente malate ma, su richiesta dello stesso sindaco, si è impegnato a eseguire nuovi accertamenti più approfonditi, utili a decretare se i tigli siano da tagliare oppure no.
Presenti anche i consiglieri comunali di opposti schieramenti politici, Paolo Moricoli e Chiara Frontini, i quali per primi si sono fatti firmatari di un’interrogazione nella quale si chiede all’amministrazione di applicare le norme principali della legge sul verde urbano del 1° febbraio numero 10/2013, in vigore dal 16 febbraio 2013, che prevede tra le altre cose l’istituzione della “Giornata dell’albero”, l’adempimento al protocollo di Kyoto per il controllo dell’emissione di Co2, la piantumazione di un albero ogni nuovo nato, il monitoraggio sul verde pubblico e, cosa più importante, il censimento e la classificazione degli alberi piantati, entro il 13 febbraio di ogni anno, comunicando anche il bilancio arboreo del Comune, tra alberi messi a dimora e quelli abbattuti. Cosa che il sindaco stamani si è impegnato a fare.
All'incontro pubblico di stamani c'erano anche il consigliere comunale d’opposizione, Giammaria Santucci, e l’assessore al Verde, Raffaela Saraconi, contestata dagli attivisti che le hanno attribuito arroganza e scarsa disponibilità al confronto col cittadino. L’assessore ha confermato di fidarsi ciecamente delle perizie che vengono compiute dagli agronomi di fiducia e che l’abbattimento degli alberi si rende necessario per motivi di sicurezza. «Sono atti sottoscritti da un tecnico che si prende la totale responsabilità di questo. Reimpianteremo altri alberi – ha assicurato – e annuncio che stiamo monitorando tutti i pini della città, perché quello che facciamo è un atto di responsabilità verso i viterbesi».
Il sindaco comunque, accogliendo la richiesta degli ambientalisti presenti oggi, ha ribadito che da qui si riparte: «Credo ci sia una situazione che merita più attenzione e forse la meritava anche il taglio delle querce in via Bachelet - ha ammesso -. Oltre alle perizie fatte dai tecnici chiederemo anche il parere dei professori agronomi dell’università e renderemo pubblici i risultati».
Mercoledì 23 luglio 2014
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