di Sabrina Mechella
«Vorrei avere faccia a faccia i soggetti che hanno avuto il coraggio di firmare un progetto del genere, ma soprattutto chi non si è vergognato ad approvarlo».
Questo è uno dei commenti più benevoli sulla pagina Change.org che raccoglie le firme per fermare la costruzione della palestra nel parco delle Querce, a Santa Barbara. Le sigle finora raccolte sono 720 e stamattina una delegazione del comitato di quartiere promotore della petizione le consegnerà al sindaco nel corso del consiglio comunale.
I cittadini sono sempre più indignati, soprattutto perché il sindaco Michelini (vivaista) e l’assessore Ricci avevano assicurato che le piante presenti non avrebbero subito danni. E invece gli ulivi sono stati sradicati evidentemente in malo modo, comportando gravi danni al fusto e trapiantati in maniera grossolana, come si vede nelle foto allegate.
Sradicamento e successivo trapianto documentato da alcuni cittadini che si sono opposti con ogni mezzo, non ultimo quello di inondare di email la casella postale del governatore del Lazio Nicola Zingaretti:
«Gentilissimo presidente, siamo disperati! Stanno cancellando il nostro Parco delle Querce a Viterbo, in via della Biga di Castro! Ulivi e querce secolari, un gruppo di cittadini che anima il parco con laboratori e attività ricreative settimanali. Tutto sta per essere inghiottito da una colata di cemento. Cancellare uno spazio verde è un atto miope di terrorismo. Inaccettabile nel 2015! Una petizione on line ha raccolto 500 firme in 24 ore per fermare i lavori. Lei DEVE intervenire».
Intanto sulla pagina fb del gruppo (https://www.facebook.com/groups/301050130103084/) aumentano le foto dei cittadini con il cartello #salviamoilparcodellequerce.
Martedì 26 maggio 2015
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