di Sabrina Mechella
Monnezza a Viterbo, capitolo spinoso. I cittadini viterbesi, quasi ogni giorno, fotografano e segnalano sui social network discariche a cielo aperto nei vari dintorni della città o anche sacchi di immondizia sui cigli delle strade che giacciono e stagionano per mesi senza che nessun responsabile della raccolta rifiuti cittadino intervenga per toglierli da là.
Il contratto dell'amministrazione comunale con la società che gestisce il settore Viterbo Ambiente prevede che gli operatori non siano autorizzati a raccogliere i sacchi gettati all’esterno dei cassonetti, questione che si presenta di frequente specie se si parla di isole ecologiche delle periferie cittadine ancora non servite dalla raccolta differenziata e di strade di percorrenza.
I problemi lamentati dai cittadini residenti nelle zone periferiche sono molteplici: i contenitori sono insufficienti per la quantità di abitanti, le isole sono troppo poche e raggiungibili solo con l’auto e i cassonetti vengono svuotati troppo di rado. Pochi, sempre secondo i viterbesi, anche i cestini in giro per la città per gettare normali scarti di consumo, comprese le deiezioni dei cani: molti lamentano di dover fare diverse centinaia di metri prima di reperirne uno, sia in centro, sia in periferia.
Per contro l’assessore comunale competente Raffaela Saraconi ha predisposto l’installazione di telecamere in città per punire coloro che gettano i rifiuti fuori dai cassonetti e anche una mappatura dell’immondizia abbandonata nell’hinterland:
«A breve sarà inoltre disponibile sul sito istituzionale una mappa dei rifiuti abbandonati – ha affermato - aggiornata in tempo reale, con gli interventi di ripristino e i relativi costi, in relazione alla tipologia degli stessi interventi effettuati. Il nostro obiettivo è quello di tutelare il territorio, arginando questi irrispettosi episodi, se necessario anche attraverso azioni repressive e sanzionatorie, sempre più spesso utili a evitare il danneggiamento del nostro ambiente e della nostra città».
Giusto, anzi, sacrosanto sanzionare chi getta di proposito la monnezza fuori dai cestini. Ma ancora più giusto, sostengono i viterbesi, sarebbe mettere il cittadino in condizione di poterla gettare in contenitori vuoti.
Giovedì 24 luglio 2014
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