Redazione Online
Torna l’allarme diossina a Ponte di Cetti, periferia meridionale di Viterbo. Da qualche giorno, infatti, con il calar della notte nell’aria si avverte un forte odore, acre e irrespirabile, di rifiuti bruciati illecitamente, che dura fino al mattino successivo. Questa la denuncia dei residenti che sono di nuovo scesi sul piede di guerra. Evento già presentatosi nella stessa località un anno fa e poi svanito dopo le proteste degli abitanti della zona. «Tutto bene durante il giorno – affermano in tanti - poi, appena fa buio, ecco che arriva quella puzza che ti prende alla gola. E non bisogna essere degli esperti per capire che si tratta di rifiuti bruciati».
Adesso la gente del posto sta muovendosi e prepara un esposto alla Procura della Repubblica con la speranza che questa incresciosa e pericolosa situazione possa essere risolta. «Evidentemente c’è qualcuno che in barba alle leggi e al senso civico aspetta la notte per bruciare sostanze nocive», afferma una donna che abita a poca distanza dall’ex Tuculca. «E lo fa di notte – aggiunge – perché così è difficilmente individuabile». Cresce il disagio e cresce la paura anche perché quel cattivo odore ti riporta al pensiero la diossina. «Ti prende alla gola – racconta un signore sulla sessantina – e si avverte anche la notte quando dormi. Mi preoccupa il fatto che qui ci abitano molte famiglie con bambini piccoli».
Alcuni abitanti della zona hanno già avviato per conto loro un’indagine a tappeto sul territorio alla ricerca delle cause del problema. Ma intanto è pronta la denuncia che verrà consegnata alla Procura della Repubblica di Viterbo lunedì prossimo.
Venerdì 10 ottobre 2014
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