di Sabrina Mechella
«Ares amava il mare. Mentre il veterinario gli praticava l'eutanasia perché ormai non c'era più nulla da fare per combattere il tumore al cervello, gli sussurrai all'orecchio che l'indomani l'avrei portato sulla spiaggia. Da quella promessa nacque "Il sentiero di Ares", che si occupa di cani terminali o molto anziani che hanno passato una vita di nulla. Per regalare loro una famiglia. Per regalare loro quell'amore immenso ed infinito. Perché nessun cane deve andarsene senza qualcuno vicino che gli dica che lo porterà al mare». È il manifesto di un’organizzazione no profit che si occupa dell’adozione di cani terminali o anziani, cercando in rete famiglie affidatarie per casi estremi e disperati.
Di Ares nel nostro Paese ce ne sono centinaia di migliaia: cani che hanno trascorso un’intera esistenza in canile, un giorno uguale all’altro, senza conoscere mai il calore di una casa, la gioia di una gita in montagna o al mare. Con loro, quando va bene, volontari amorevoli che cercano di colmare le carenze affettive di una vita in solitudine; quando va male (e purtroppo succede nella maggioranza dei casi) questi cani entrano in gabbia appena nati e muoiono in completa solitudine. Non essendo più cuccioli hanno poche, se non nessuna, possibilità di essere avvistati subito in canile da possibili adottanti e ogni anno passato tra le sbarre accorcia sempre di più la speranza di uscirne.
Reteluna vuole dare una possibilità a questi animali invisibili della provincia di Viterbo perché un cane anziano ha invece tantissimi pregi: è più tranquillo, non deve essere educato, ha poche esigenze se non una cuccia in casa e tanto amore. È opinione di tutti coloro che hanno adottato un cane non più giovane in canile che sono animali meravigliosi: sanno lasciare alle spalle un vissuto triste per aprire la porta alla nuova felicità. Ecco i primi protagonisti della campagna #adottaunnonnino. Inviate le storie di nonnini della Tuscia da adottare a redazione. viterbo@reteluna.it.
TOPOLO
Topolo ha dieci anni tutti passati in canile, da luglio di quest’anno è stato trasferito in uno stallo. È buonissimo e adora le coccole: «Quando entriamo nel suo box si nasconde sotto la cuccia, lascia fuori la coda e scondinzola come un matto - svelano le volontarie -. Se gli dico "vabbè allora niente biscottino vado via" lui esce e mi corre in braccio! Questo è il nostro rito da luglio». Di taglia piccola ma un pochino cicciottello (8kg circa) “perché lo viziamo”, aggiungono le persone che lo seguono. Compatibile con tutti i cani, maschi e femmine, anche taglia grandi se sono loro a tollerare i “nanetti” come lui. Info: Paola, tel. 3475518292.
LOLA
Lola, nove anni, una casa l’ha avuta. Poi, come in tanti casi purtroppo, il suo umano è morto e i parenti non hanno voluto saperne nulla di lei, abbandonandola in strada. Ha vagato sola, in cerca di cibo e di una carezza in un piccolo paese della Tuscia per due mesi finché non è stata accalappiata e condotta in canile, dove ha trascorso un’estate infuocata. In seguito è stata presa in carico dall’associazione Musi Sereni e condotta in uno stallo. È molto coccolona e dolce, festosa e allegra, taglia media, va d’accordo con tutti. Info: Roberta, 3313581631.
AKITA
Akita, circa 10 anni, taglia grande, rimasto in pensione per otto anni senza mai trovare adozione. Si trova al rifugio di Musi Sereni, non compatibile con i gatti ma buono e giocoso con tutti i cani e molto educato. Lui vive in simbiosi con Nina, un’altra cagnolina traumatizzata da esperienze in canile, sono dipendenti uno dall’altra quindi sarebbe una cosa fantastica pensare ad adozione di coppia perché sono davvero bellissimi insieme. «Lui ha tanta paura dei temporali e dell’acqua, sicuramente per esperienze di canile - dicono le volontarie -. Pensare a una casa calda con magari un bel giardino per Akita e per Nina sarebbe un regalo di Natale meraviglioso». Info: Roberta, 3313581631.
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Sabato 9 dicembre 2017
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