di Sabrina Mechella
«Mi impegno entro 24 ore a darvi tutte le rispose in merito alle domande che mi avete posto». È la promessa pronunciata ieri da Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, in visita a Viterbo per inaugurare la Festa dell’Unità. Zingaretti era stato chiamato in causa dall’associazione Viterbo Civica e da altri comitati di cittadini, riuniti ieri pomeriggio in piazza della Morte a Viterbo: Raimondo Chiricozzi di Pesticidi e tutela delle acque, Angelo Bini Parco tutela dei Cimini, Daniele Cario comitato Noi non la beviamo, Marzia Marzoli presidente del S.i.b.(Sindacato italiano balneari), Cristina Duri, Fabio Gionfrida di Viterbo Civica.
A intervenire anche i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione Paolo Moricoli e Chiara Frontini e il consigliere regionale di opposizione Daniele Sabatini. Annunciati ma non presenti il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, che ha scortato Zingaretti alla manifestazione per poi riaccompagnarlo alla festa dell’Unità, il presidente Confesercenti, Vincenzo Peparello e il vicesindaco di Tuscania, Leopoldo Liberati: «All’ultimo momento ha dovuto rinunciare per motivi politici non meglio precisati» ha spiegato Lucio Matteucci, presidente di Viterbo Civica e moderatore dell’incontro. I cittadini avevano fatto pervenire per tempo al presidente della Pisana le richieste rispetto ad alcuni aspetti cruciali che riguardano la questione ambientale di città e Provincia: rifiuti, arsenico, depuratori, pesticidi.
In ballo, infatti, c’è la nuova istallazione alle porte della città anche di una discarica di rifiuti industriali, che si vanno ad aggiungere a quelli che Viterbo già accoglie da Rieti, Roma e da novembre forse anche da Civitavecchia. C’è poi la questione arsenico nei rubinetti dei viterbesi, un problema che vede il territorio fuori legge rispetto alle regole europee e che mette seriamente a rischio la salute dei cittadini. Infine le questioni depuratori malfunzionanti e uso dei pesticidi selvaggio, che contribuiscono a inquinare ulteriormente il territorio. I comitati dei cittadini avevano chiesto a Zingaretti di venire di persona a rispondere a queste domande e il presidente, anticipando sui tempi rispetto al programma previsto, si è presentato sul palco alle 18.30, accompagnato da una scorta molto ridotta.
Ha replicato chiedendo una deroga di un giorno per rispondere punto su punto, non entrando mai nel merito ma limitandosi ad assicurare che ha ben presente la situazione: «Rispetto all’arsenico ho consegnato già i cantieri che inizieranno a operare entro un anno – ha spiegato Zingaretti -. Con i fondi europei abbiamo già a disposizione 60 milioni di euro per rifare rete idrica. In merito alla discarica mi sono stati consegnati pareri negativi sulla sua realizzazione, ho chiesto ulteriori chiarimenti. La cosa sarà trasparente perché noi non facciamo favori a nessuno. Sui depuratori i dati Arpa del 2013/14 mi dicono che il lago di Vico è in buone condizioni. Inoltre sono stati stanziati altri soldi per potenziare i depuratori del lago di Bolsena e di Viterbo. Sull’uso dei pesticidi indiscriminato dico che è in agenda un incontro con le Asl, Università della Tuscia e associazioni di agricoltori perché ci vogliono regole certe per punire chi vuole fare il furbo. Non mi sottraggo alle domande – ha concluso il presidente – vi darà risposte puntuali e sono disponibile già da adesso a un incontro in Regione con le vostre delegazioni per discutere di questi temi».
Un intervento apprezzato dagli organizzatori, che hanno comunque ritenuto l’arrivo in piazza di Zingaretti una vittoria: «Mi ritengo molto soddisfatto - ha dichiarato Lucio Matteucci - perchè quella di oggi è una vittoria e un riconoscimento ufficiale da parte dei "piani alti" di Viterbo Civica. Questa era una manifestazione apartitica, alla quale hanno partecipato i cittadini liberi che non hanno padroni e che non subiscono condizionamenti da nessuno. Cittadini che hanno a cuore l'ambiente e il benessere del loro territorio e che si espongono per questo».
Ancuni però hanno avuto molto da ridire sull'intervento del presidente in piazza della Morte: «Su rifiuti e arsenico il presidente arriva a Viterbo impreparato e non risponde alle domande. Voto 4 – dichiara Daniele Sabatini –. Zingaretti si è concesso per pochi minuti ai cittadini, in difficoltà che parla senza contraddittorio e poi se ne va senza ascoltare i presenti». Dello stesso avviso Chiara Frontini: «Avrei voluto dire al presidente che Lazio non è Roma, che quando hanno chiuso Malagrotta non hanno pensato dove sarebbero finiti i rifiuti. Malagrotta ce l’abbiamo in casa, visto che alcuni componenti della società che gestiva la discarica romana fanno parte di Viterbo Ambiente. Zingaretti ha fatto cinque minuti di passerella, mentre i cittadini hanno bisogno di risposte. Ringrazio voi che siete qui oggi che ci avete messo la faccia, perché dobbiamo smetterla di pensare al nostro orticello e iniziare a ragionare sul bene comune».
La stessa faccia che ha messo anche Paolo Moricoli, unico politico di maggioranza del comune di Viterbo presente alla manifestazione: «Mi trovo qui in una situazione molto particolare – ha sottolineato – Zingaretti ha preso impegni davanti a tutti voi, davanti alla stampa. Aspettiamo le 24 ore che lui ha chiesto per conoscere le sue risposte».
Giovedì 28 agosto 2014
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