di Sabrina Mechella
Un’altra discarica, questa volta di rifiuti industriali a Viterbo. L’associazione Viterbo Civica sta organizzando una manifestazione di protesta il 27 agosto prossimo alle 18 in piazza della Morte, in concomitanza con la visita del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, in città all’inaugurazione della Festa dell’Unità. «Saremo lì per una protesta pacifica – spiegano i referenti dell’associazione – perché a Viterbo si prospetta un futuro da nuova Malagrotta. Manifesteremo il nostro dissenso con i cartelli Basta Discariche».
In effetti la città dei Papi rischia di diventare la città della monnezza.
Già il 20 febbraio scorso la Provincia di Viterbo aveva inviato una lettera di diffida alla Regione Lazio per contestare il conferimento dei rifiuti da parte di dodici comuni dell’area romana prima serviti dalla discarica di Cupinoro, in quella viterbese di Monterazzano. Adesso, sempre la Provincia è tornata a ribadire la propria contrarietà in merito al progetto di realizzazione di una discarica per rifiuti speciali nel territorio del Comune di Viterbo in località Pian del Casasole, dopo che la stessa Regione ha richiesto un approfondimento della pratica. «Eravamo convinti di aver scongiurato questa eventualità già da tempo – ha dichiarato l’assessore provinciale all’Ambiente Paolo Equitani – invece siamo costretti a prendere atto di come la Regione non abbia scartato del tutto il progetto, nonostante le osservazioni negative presentate dalla Provincia e approvate dal Consiglio provinciale». Il sito che sarà interessato dalla discarica è attualmente autorizzato come cava di pozzolana, con delibera del Comune di Viterbo. I codici per i quali è chiesta l’autorizzazione sono riferibili a rifiuti di produzione industriale.
«Nelle osservazioni inviate alla Regione – sottolinea Equitani – siamo tornati a evidenziare come l’area interessata dalla realizzazione della discarica ricada in zona agricola di valore, sottoposta a vincolo idrogeologico e classificata come zona sismica di classe 2B. La discarica in questione non è inserita nel Piano Regionale dei Rifiuti adottato e approvato così come pubblicato nel supplemento ordinario n. 15 del Bur n. 10 del 14/3/2012, un piano che, per altro, tende a escludere e preservare le zone agricole di elevato pregio. L’area – ricorda poi Equitani - è da sempre conosciuta con la denominazione di “Valle dei Pozzi” con l’obiettivo di indicarne presumibilmente la ricchezza idrica. Il sito pur non essendo soggetto ad alcun vincolo dal Pai (piano di assetto idrogeologico) ha nelle vicinanze degli impluvi e dei fossi secondari che possono essere soggetti a rischio idraulico. Nella Provincia di Viterbo - specifica inoltre l’assessore - è già stata autorizzata una discarica per rifiuti non pericolosi nel territorio del Comune di Civita Castellana che sta entrando in esercizio mentre la discarica proposta non rientra nel Piano provinciale dei rifiuti attualmente vigente, né in quello in fase di stesura. La sua eventuale realizzazione non osserverebbe inoltre il criterio di prossimità nella produzione, nel trattamento e nello smaltimento dei rifiuti, non essendo prodotti sul territorio la maggior parte dei codici inseriti nel progetto».
«Le osservazioni tuttavia – precisa ancora Equitani – non si limitano unicamente all’aspetto ambientale, ma fanno riferimento anche ad aspetti di tipo economico e alle oggettive difficoltà di raggiungere la cava con i mezzi pesanti, a causa della confermazione non idonea della strada di collegamento che ha una carreggiata limitata, ed è attraversata da un ponte indispensabile per il superamento di un fosso, ponte che si presenta del tutto inadeguato dal punto di vista strutturale. Per queste e altre ragioni abbiamo rilasciato parere negativo ed eravamo convinti che la Regione avesse definitivamente archiviato la pratica. Oggi al contrario ci viene comunicato che dalla Regione è stato richiesto un supplemento di indagine, con la possibilità che alla fine il progetto possa essere pure autorizzato».
Intanto i viterbesi in queste ore stanno già dando l’adesione alla manifestazione di protesta all’indirizzo di Zingaretti, vedremo se la città saprà cogliere l’occasione di far sentire la propria voce nei palazzi di potere romani.
Martedì 19 agosto 2014
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