Redazione Online
Il centro storico di Viterbo sta morendo, la denuncia di Gaetano Labellarte, presidente dell'associazione Facciamo Centro.
Abbiamo apprezzato molto la visita del primo cittadino a Corso Italia e vie limitrofe e ci è sembrata la visita del congiunto al letto del morente. Noi commercianti del centro (ma vorremmo definirci imprenditori del commercio dal momento che alcuni di noi hanno delle vere e proprie aziende con numerosi dipendenti) non ci riteniamo soddisfatti delle solite promesse che non sappiamo se e quando verranno realizzate. Sono anni infatti che andiamo lamentando una situazione di degrado crescente e nessuna delle amministrazioni comunali che si sono succedute a palazzo dei Priori ha mai affrontato il problema. C’è voluta l’ insistenza di noi commercianti, le ripetute proteste, le numerose documentazioni e addirittura le minacce di azioni plateali per poter ottenere che l’attuale giunta mostrasse un minimo di apertura con provvedimenti che giudichiamo insufficienti e scarsamente incisivi per un deciso rilancio del centro storico.
Occorre di più! Ribadendo che di promesse ne abbiamo le orecchie piene, sottolineiamo che dei cambiamenti di rotta attesi, annunciati in campagna elettorale e più volte da noi sollecitati non si vede nemmeno l’ombra. È solo il caso di rammentare che il “Salotto buono” è diventato una indecenza per la città: vandali di notte fracassano vetri lasciano bottiglie di alcolici vuote, vomito, per non parlare degli escrementi con ogni tipo di immondizia per le strade principali della città e vicoli, girano indisturbati ratti enormi anche durante il giorno. Poca vigilanza durante le ore del giorno e totalmente assente nelle ore notturne. Sono inconvenienti che al 90% risolviamo noi commercianti all’apertura dei negozi dei quali invece se ne dovrebbe far carico l’amministrazione comunale. Con quali mezzi? Non siamo noi ad amministrare la città non dobbiamo noi prendere provvedimenti, o forse dobbiamo organizzare ronde notturne o riprendere noi i passanti che gettano cartacce per terra o fanno fare i bisogni ai loro cani in ogni angolo?
Noi abbiamo più volte indicato la strada che nessuno vuole percorrere. La nostra protesta non finirà qui, andremo avanti se serve anche con azioni civili ma plateali per difendere il centro cittadino che in altre città è curato, ben tenuto e sorvegliato, perché è da quelle che dobbiamo prendere esempio.
È possibile che i nostri amministratori siano così impotenti di fronte a questi problemi?
I turisti, lo abbiamo visto a ferragosto, sono lasciati a loro stessi e le nostre aziende ne soffrono sempre più.
Chiediamo il nostro coinvolgimento nelle scelte che riguardano la viabilità e nelle strategie da intraprendere.
Non abbiamo bisogno di passeggiate esplorative né di pacche sulle spalle e sorrisetti ma di sopralluoghi seri e continui da parte del sindaco si, ma anche di assessori e consiglieri affinché si rendano conto bene tutti delle necessità di ordine, pulizia e decoro urbano e che si rendano disponibili e preparati con competenza e determinazione al non facile compito di gestire la cosa pubblica mettendo da parte una volta per tutte i meri interessi di partito o fazioni all’interno dei partiti stessi.
Sabato 23 agosto 2014
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