«Viterbo non è una discarica» boom di adesioni alla protesta contro Zingaretti

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Viterbo | mercoledì 27 agosto alle 18, piazza della morte

«Viterbo non è una discarica» boom di
adesioni alla protesta contro Zingaretti

Non si annuncia come una passeggiata di salute per il presidente della Regione Lazio, che domani sarà nella città dei papi. Domani i cittadini in piazza contro le scelte della Pisana che vorrebbero Viterbo ridursi a una pattumiera

di Sabrina Mechella

Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti

Non si annuncia come una passeggiata di salute per Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, che domani sarà nella città dei papi per la festa dell’Unità. Sul piede di guerra (pacifica, specificano loro) Viterbo Civica e le associazioni viterbesi, domani in piazza della Morte alle 18 per protestare contro le scelte della Pisana che vorrebbero la città di Viterbo ridursi a una discarica. A questa protesta hanno già aderito diverse associazioni di categoria, nonché singoli cittadini viterbesi.

Di seguito la nota dell’associazione che ha organizzato la manifestazione e le questioni da sottoporre all’attenzione di Zingaretti, il quale ha promesso che risponderà punto per punto.

L’associazione Viterbo Civica invita tutti i viterbesi a partecipare alla protesta pacifica e apartitica contro l’apertura di una nuova discarica per i rifiuti speciali della capitale. L’appuntamento è fissato per mercoledì 27 agosto, alle 18, a piazza della Morte. Durante la protesta sarà consegnata una lettera al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Sono state raccolte numerose adesioni da parte di enti e associazioni di categoria che parteciperanno per opporsi allo scellerato progetto di trasformare la nostra terra nella pattumiera di Roma. Inoltre, approfittando della presenza di Zingaretti, ogni associazione farà un intervento per spiegare quali sono le azioni urgenti di cui il territorio della Tuscia necessita. Quattro sono i punti principali della lettera che consegneremo al presidente della Regione.

Primo punto - Non ci stiamo a diventare la discarica del Lazio, già accogliamo i rifiuti di Rieti e di Civitavecchia e grazie agli accordi della Regione, dobbiamo stoccare anche parte dei rifiuti romani. Adesso si prospetta di istallare anche una discarica di rifiuti industriali. Non potete trasformare la Tuscia, il polmone verde del Lazio, in una discarica.

Secondo punto - Abbiamo dimostrato con nostre analisi che i depuratori che servono la nostra città non sono funzionanti. Quello di Viterbo, in particolare, scarica liquami e acque reflue direttamente sul litorale di Tarquinia con gravissimi danni per l’economia del territorio e ripercussioni sul turismo. A chi spetta la sostituzione giacché il comune di Viterbo da solo non è in grado di far fronte a questa spesa? Chiediamo alla Regione di farsi carico del problema.

Terzo punto - Nei nostri Comuni si continua a distribuire e bere acqua all’arsenico, siamo fuori da ogni parametro europeo, siamo l’unica regione italiana a non essersi adeguata. Che cosa dobbiamo ancora aspettare per avere l’acqua potabile? Dal 31 dicembre del 2012 gli acquedotti dei paesi della provincia avrebbero dovuto chiudere, come prescrive la legge. Paradossalmente si dovrebbero dichiarare inagibili tutte le case del viterbese. Che cosa intende fare la Regione?

Quarto punto - Sui nostri monti, rinomati per la bontà di nocciole e castagne, l’uso eccessivo di pesticidi da parte di alcuni agricoltori con pochi scrupoli, a discapito di chi segue le regole, sta mettendo a dura prova l’ecosistema collinare e lacustre. Quanto dobbiamo ancora aspettare per avere delle normative concrete che ne disciplinino l’uso?

L’entourage del presidente ha promesso che Zingaretti farà di tutto per passare in piazza della Morte a prendere la nostra lettera, cui risponderà punto per punto quella sera. Per questioni di tempo e di accordi già presi in precedenza, il presidente della Regione Lazio replicherà alle nostre domande in piazza del Gesù. Ci auguriamo che anche le istituzioni si schierino in questa battaglia al nostro fianco. Ricordiamo ancora una volta che la manifestazione è pacifica, non saranno ammessi disordini, urla e cori da stadio. Ed è apartitica, non vogliamo bandiere di nessun colore. In questa protesta partecipiamo come cittadini viterbesi e di tutta la Tuscia.

Ecco la scaletta della serata:

18.25: presentazione e apertura dei 4 punti della lettera da parte di Lucio Matteucci di Viterbo Civica.

18.30: parola alle associazioni di categoria

18.30: Raimondo Chiricozzi pesticidi e tutela delle acque

18.34: Angelo Bini Parco tutela dei Cimini

18.38: Daniele Cario comitato noi non la beviamo sul problema arsenico

18.42: Marzia Marzoli presidente del S.i.b.(Sindacato italiano balneari) categoria depuratore, 30 secondi Cristina Duri per testimoniare l’incredibile e inquietante telefonata di un sondaggista per discarica

18.45: Fabio Gionfrida di Viterbo Civica illustra il problema discariche

18.50: Parola al comune di Tuscania, Leopoldo Liberati che illustra i sacrifici per adeguare il depuratore

18.52: parola al sindaco di Viterbo Leonardo Michelini

19: intervento di Paolo Moricoli, da anni in prima fila per la tutela dell’ambiente

19: intervento di Chiara Frontini sulla sensibilizzazione dei giovani al problema ambiente

19.03: intervento di Daniele Sabatini sui suoi continui scontri in regione per il problema ambiente

19.05: intervento presidente Confesercenti Vincenzo Peparello

19.05: consegna delle lettere da parte delle associazioni di categoria a Zingaretti.

A seguire le repliche delle associazioni di categoria e successivo trasferimento a piazza del Gesù per ascoltare le risposte del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Martedì 26 agosto 2014

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