Redazione Online
Acqua e Talete, per ripianare i debiti della società che gestisce le risorse idriche della Tuscia è previsto un aumento retroattivo delle tariffe in bolletta. Così la nota del Movimento 5 Stelle Vetralla, pubblicata di seguito.
Per ripianare i debiti verranno usati i soldi dei cittadini e il referendum del 2011 continua ad essere carta straccia.
Il 18 dicembre 2014 è stato approvato a maggioranza il piano P.a.r.c.a.per il rilancio della Talete. Il documento mette nero su bianco la strategia di come salvare un S.p.a. che ha accumulato debiti milionari: pescando dalle nostre tasche.
In questo piano innanzitutto si evidenzia che il nostro A.t.o.1 o più semplicemente il territorio che dovrebbe gestire, presenta molte problematiche tra cui:
Nel documento si pone particolare attenzione verso le morosità degli utenti e sembra quasi che tutti i debiti siano da ciò causati, senza menzionare altre cause. A nostro avviso in questi anni hanno influito assunzioni clientelari, affitti di diverse sedi, compensi per il consiglio d'amministrazione, parchi macchine da favola che circolano anche quando non servono, appalti esterni per mancanza di competenze e molto altro. Tutte queste spese effettuate attraverso finanziamenti bancari i cui interessi si sono accumulati uno sopra l'altro.
A tutto questo va aggiunto che i controllori, sia l'assemblea dei soci che il tavolo A.t.o., sono stati in vacanza perenne, le assemblee spesso vuote e i sindaci che si presentavano si limitano a votare senza dover rendere conto a nessuno, ne ai loro cittadini e neanche al loro Consiglio Comunale.
Stessa tecnica per l'approvazione del P.a.r.c.a.: alzata di mano e via.
Ma andiamo nel dettaglio di cosa contiene il piano.
Per rientrare del debito, e avere liquidità in cassa, è stato approvato un aumento del 9% sulla tariffa dell'acqua per gli anni 2014-2017. Si, avete letto bene, l'aumento sarà retroattivo! Stiamo parlando di un conguaglio per il 2014 per erogazione di acqua non potabile!
Per non parlare che la non potabilità permane in alcune zone come Vetralla. Invece di ottenere un dimezzamento della tariffa per non potabilità, come previsto, ci becchiamo un aumento ed una beffa per impianti costosissimi che non stanno facendo il loro lavoro. Totò direbbe "e io pago!".
La seconda bella sorpresa è la ricapitalizzazione delle quote che i comuni detengono di Talete che, ricordiamolo si tratta di un soggetto privato che risponde alle regole del mercato. Il fatto che le sue quote azionarie siano detenute da enti pubblici, cioè Comuni e Province, non comporta nessuna sicurezza o tutela, anzi oggi si palesa tutto il contrario. Di fronte a questo scenario ci chiediamo come il nostro Comune intenda ricapitalizzare. Come si può sottostare a tale decisione senza aver un minimo di bilancio previsionale delle casse comunali? Le ipotesi presentate nel P.a.r.c.a.sono di convertire i crediti che vanta il Comune nei confronti di Talete (bollette incassate e non rigirate alle casse comunali) in quote capitale e quindi soldi iscritti a bilancio, o prestare garanzia cumulata tra gli enti per accedere al credito necessario per il fabbisogno di liquidità. Infine, tornando al piano P.a.r.c.a., si affronta il nocciolo di come recuperare le bollette non pagate.
Si farà uso ditte esterne (per quale motivo non è chiaro), e tale procedura prevederà il distacco dei contatori dei morosi. Da dichiarazioni a mezzo stampa dell'amministratore di Talete Stefano Bonori, è previsto un coordinamento con i vari uffici dei Comuni per determinare se si tratta di famiglie in difficoltà o di furbetti per evitare accadimenti assurdi come quelli denunciati più volte non solo nel nostro Comune. Sarà vero?
A tal proposito vorremmo sottolineare che noi di Vetralla 5 Stelle a maggio del 2014 abbiamo lanciato una proposta al Consiglio Comunale vetrallese, di presentarsi all'assemblea dei soci chiedendo una modifica della carta dei servizi di Talete, proprio sulle procedure per morosità. Tale proposta e venne bocciata, senza appello.
Ora spunta sui social network, in previsione del prossimo Consiglio, una proposta dell'Ass. Biancucci, simile, nei contenuti, alla nostra. Peccato gli sia sfuggito che il piano P.a.r.c.a.appena approvato rende del tutto inutile tale proposta. Il tempo ormai è scaduto.
Una soluzione esiste. Ci si è completamente dimenticati la Legge Regionale Lazio 5 che sta per compiere un anno ma ancora inattuata per negligenza dell'attuale amministrazione Zingaretti. La stessa che inizialmente sventolava la legge come grande traguardo raggiunto, dimenticandosi di non averla nemmeno scritta, essendo frutto dell'impegno dei cittadini aderenti al Forum dell'Acqua Pubblica.
Applicando quella legge non servirebbe né il P.a.r.c.a., né modifiche alla carta dei servizi, ma si tornerebbe a una gestione pubblica, come sancito dal referendum del 2011.
Chiediamo, alla giunta del Comune di Vetralla di esprimersi in modo chiaro e pubblico sulle intenzioni rispetto al P.a.r.c.a., di farsi nostro tutore promuovendo azioni congiunte con i soci per trovare le responsabilità effettive sui debiti Talete e di attuare la nostra richiesta, protocollata oggi 19 febbraio, di farsi promotore presso la Regione Lazio affinché si attui Legge 5 prima di assistere all'ennesimo buco nell'acqua.
Venerdì 20 febbraio 2015
© Riproduzione riservata
3182 visualizzazioni