di Sabrina Mechella
Viterbo Civica ripulisce la Torre di Castel D’Asso. Tornano gli “attacchi” dei civici viterbesi, stavolta nel sito adiacente alla famosa Necropoli alle porte di Viterbo. Un luogo abbandonato da molto tempo, ricoperto di erbacce, che ieri è tornato a nuova vita con l’ausilio di tagliaerba e forconi. Una ventina i componenti dell’associazione a lavorare di buona lena per tutta la mattinata di domenica.
Con loro anche l’assessore comunale al Verde pubblico Andrea Vannini e un’intera famiglia di tre generazioni – nonni, figli e nipoti – che abitano proprio nel casolare accanto alla Torre di Castel D’Asso, insediamento medievale sorto su un abitato etrusco, di cui rimangono addirittura tombe a camera con iscrizioni nella misteriosa lingua dei Tirreni, necropoli che si vede chiaramente dalla sommità su cui si erge la cotruzione.
La Torre qualche anno fa fu completamente ristrutturata dall'ente provinciale: fu montata una scala in peperino che conduceva alla sommità, dei corrimano, faretti per illuminare e in cima furono messe delle vetrate di protezione e posizionato un tetto in legno. «Ma una mattina di due anni fa – racconta la famiglia che abita lì accanto – vennero tre ragazzi che, armati di bastoni, spaccarono i vetri, le luci e anche uno scalino in pietra. Noi chiamammo la polizia, che però venne solo nel pomeriggio».
A quel punto, raccontano i testimoni, l’ente provinciale decise di mettere due porte nelle altrettante entrate della costruzione, ma anche queste furono rotte da altri vandali venuti in seguito.
Ieri il presidente di Viterbo Civica, Lucio Matteucci, l’assessore Vannini e gli altri volontari hanno rimosso e portato via tutti i vetri, tagliato l’erba che ricopriva il sito e ripulito il tutto.
Ne emerso uno spettacolo per gli occhi: dal luogo si ammira tutta la vallata da cui si scorgono le tombe etrusche di Castel D’Asso. Che si spera non resti di nuovo abbandonato a sé stesso e soprattutto non rimanga in balia del vandali.
Lunedì 30 marzo 2015
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