Redazione Online
Un gattino investito mercoledì mattina in via Monfalcone, Viterbo. L’odissea di una ragazza che ha tentato di soccorrerlo. Questa è la storia di Francesca che si è trovata di fronte a un situazione paradossale, che potrebbe vivere ogni cittadino con un senso civico. La ragazza si trovava in via Monfalcone alle 8.50. Lei presta servizio in un casa e ad un certo punto si accorge che sul marciapiede c’è un micetto nero ferito: “Chiedo aiuto – racconta Francesca – e interviene un ragazzo con un scatola di cartone: vorrei cercare di mettere il gatto al sicuro un volta recuperato, ma l’animale, impaurito, si rifugia sotto una Clio nera parcheggiata accanto. Il ragazzo che mi ha dato la scatola mi dà il numero della Croce Azzurra, io chiamo ma loro rispondono che non c’entrano. Disperata chiamo il 118 e anche loro mi rispondono che non è di loro competenza e mi danno il numero della Asl. Telefono e il centralino mi passa un altro numero. A questo numero non risponde nessuno, tento per tre volte di seguito ma niente”.
Francesca è disperata, sono le 9.06 e deve salire dalla signora dove presta sevizio. “A quel punto telefono a Maria Antonietta Stella (attivista vicina ad Animaliamici Viterbo ndr), non prima di aver lasciato un biglietto sulla macchina che avvisa della presenza del micio che si è rifugiato sotto”. La Stella dà il telefono a Frencesca dei vigili urbani di Viterbo, lei chiama ma dice di non ottenere risposta. Allora prova la Stella di persona: conferma di aver telefonato ai vigili e, con toni molto decisi, di aver chiesto l’intervento immediato di soccorso. “Alle 9,25 finalmente arriva un vigile e un veterinario - ricorda Francesca - io nel frattempo sono salita dalla signora e vedo la scena dal balcone. Prelevano il micio e lo portano via. Mi informo e vengo a sapere che il gatto si trova dal veterinario Orsi, a Blera. Chiamo in serata e, molto gentilmente, mi dicono che hanno effettuato le lastre e che l’animale è grave, non sanno se riuscirà a superare la notte. Chiamo lo studio veterinario giovedì mattina e mi comunicano che il micetto è morto”.
Francesca, ricordando l’accaduto, piange. Ama moltissimo gli animali, spesso fa anche volontariato e di questa morte non se ne fa una ragione: "Era piccolino, nero e con gli occhi gialli. Io ci ho provato e questa morte mi fa male". La ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto indetta dalla Asl viterbese per il soccorso animali nella Tuscia è la Liasa 97, di Tivoli. Questa società ha facoltà di nominare un veterinario di riferimento, dove condurre i pazienti incidentati e ha optato per il dottor Orsi, che si trova a Blera. Ma Orsi ha difficoltà oggettive a prestare soccorso a tutti gli animali incidentati della provincia e, soprattutto, è chiaro che un cane investito a San Lorenzo Nuovo con un’emorragia interna non ha molte possibilità di arrivare vivo a Blera. Così tre veterinari di diverse aree (Ziegler a Montefiascone, Cianchella a Civita Castellana e Bufalini a Viterbo) vengono contattati dalla Liasa per creare una rete di medici che, in caso di necessità, possano soccorrere tempestivamente gli animali incidentati in zona.
In realtà, sembra che così non accada: “Di fatto non ho ancora curato nessun animale incidentato” conferma Ziegler “nonostante avessi dato la mia piena disponibilità”.
Le domande che ci poniamo, in seguito alla triste storia del micio investito – che forse era comunque destinato a morire e che siamo certi sia stato curato nel miglior modo possibile dal dottor Orsi – sono le seguenti: Francesca ha seguito la procedura prevista in questi casi, telefonando agli organi di riferimento ma non ha ottenuto risposta: come mai? È normale che sia così? Chi decide dove debba essere condotto un animale ferito? Come viene fatta la valutazione medica? Perché il gatto investito è stato portato a Blera, quando poteva essere soccorso subito a Viterbo, se è vero che esistono accordi verbali con un medico in zona?
Il soccorso animali viene pagato dalla collettività. Pretendere che questo avvenga nel migliore dei modi, soprattutto con l’obiettivo del benessere animale, è scontato. Aspettiamo delle risposte, per Francesca e per i cittadini che dimostrano sensibilità e senso civico.
Venerdì 20 novembre 2015
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