di Sabrina Mechella
La prima notizia è che i 50 mila euro promessi dal Comune di Viterbo arriveranno nei prossimi giorni a rifondare le casse della Fondazione Caffeina. A darla ufficialmente è stato proprio il sindaco Leonardo Michelini stamani, nel corso della conferenza stampa di chiusura del Festival organizzata in una cornice informale - ma piacevole – di piazza S. Lorenzo, a Viterbo.
«Abbiamo deliberato proprio stamattina lo stanziamento dei fondi promessi – ha detto il sindaco, aggiungendo poi il suo personale commento ai dieci giorni viterbesi di Caffeina Cultura Festival». «Non ha disatteso le aspettative - ha sottolineato - è un evento importantissimo per la città che ha visto un numero impressionante di visitatori. Caffeina è una forma di avvicinamento a un pubblico ampio, non si può discutere su cosa sia davvero la cultura, ma di sicuro questo è un evento che unisce». Un evento di cui gli organizzatori Andrea Baffo (direttore generale), Filippo Rossi (direttore artistico) e Michele Pepponi (presidente Fondazione Caffeina) sono decisamente soddisfatti, anche se non mancano i problemi, che sono poi legati al futuro di questa manifestazione, come fa rilevare il presidente della Fondazione:
«O facciamo il salto di qualità o questa manifestazione così com’è non può reggere più – afferma quest'ultimo senza remore - che in altre parole vuol dire che o interviene uno sponsor molto importante e danaroso, oppure si devono creare sinergie con le pubbliche amministrazioni e le associazioni d’impresa. La verità è che Viterbo ha una realtà imprenditoriale povera che certo non può reggere il peso economico raggiunto da questo evento».
Un peso economico che, tradotto in numeri, è di circa 300 mila euro a edizione. Tanti soldi per un’organizzazione che si regge su pochi organizzatori, diversi sponsor di medio peso, il sostegno non sempre assicurato della pubblica amministrazione e i tanti volontari, a questo punto indispensabili. Pochi denari, però, se rapportati al numero degli eventi e al peso dei personaggi che intervengono, sottolinea Baffo: «Sono 420 gli eventi in cartellone quest’anno, cui se ne sono aggiunti i 50 degli artisti di strada e quelli dell’angolo Slow Food. Abbiamo considerato circa 45 mila presenze di pubblico nei dieci giorni di svolgimento, insomma numeri importanti».
Ancora non si conosce la cifra esatta dell’indotto apportato alla città dalla manifestazione, ma gli organizzatori e il sindaco stanno pensando di rivolgersi all’Università della Tuscia per fare uno studio specifico e fornire così cifre esatte, che risulterebbero importanti anche ai fini della comunicazione e magari per proporsi a un mecenate di peso. «Caffeina per me è il Festival della cultura globale – aggiunge Rossi – che dà visibilità anche all’autore di nicchia. Considero questa edizione un numero zero, l’inizio di una nuova era, perché si è creata la giusta integrazione tra molteplici aspetti culturali. Certo molte cose vanno aggiustate, ma è una sfida culturale che sentiamo di dover portare avanti».
Mercoledì 9 luglio 2014
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