Talete, l'incontro con i cittadini in Comune non soddisfa, né dà risposte certe

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Viterbo | bollette nel caos

Talete, l'incontro con i cittadini in Comune
non soddisfa, né dà risposte certe

Un faccia a faccia caotico quello avvenuto ieri sera a Palazzo dei Priori tra i rappresentanti della ditta per la distribuzione dell’acqua e i cittadini, arrabbiati per le bollette dal costo esorbitante. Assente il sindaco Michelini

di Francesco Ratano

Cittadini inviperiti per le bollette esorbitanti arrivate dalla società dell'acqua Talete
Cittadini inviperiti per le bollette esorbitanti arrivate dalla società dell'acqua Talete

Bollette con costi esorbitanti e difficili da comprendere, a volte intestate a persone domiciliate altrove. É questo il problema che hanno riscontrato moltissimi utenti della società viterbese Talete quando dal 15 giugno hanno visto arrivare la nuova bolletta per l’acqua. La rabbia, l’insofferenza ed il grandissimo numero di contatti di reclamo (oltre 5000) hanno spinto il presidente della società, Stefano Bonori, sollecitato dall’associazione Viterbo Civica, a indire l’incontro di ieri a Palazzo dei Priori, in cui venivano incontrati i cittadini per esporre le ragioni dell’azienda e fare chiarezza su questi costi.

L’incontro si è rivelato tuttavia piuttosto caotico. Erano stati preparate dieci domande generali che esprimevano le maggiori difficoltà degli utenti ma, formulata la prima, i cittadini furiosi per i soldi che venivano loro richiesti hanno subito elencato una serie di casi particolari. Oltre al presidente Bonori era presente un tecnico della società per fare chiarezza sugli aspetti più specifici delle bollette e il presidente di Viterbo Civica, Lucio Matteucci.

Il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, sebbene avesse dichiarato di presenziare l’incontro, non si è visto. I rappresentanti della società hanno di volta in volta elencato le motivazioni delle maggiorazioni nelle bollette: aumento del costo dell’acqua stabilito dall’autorità per l’energia, mantenimento dell’impianto fognario, del depuratore e del dearsenificatore. I problemi che i cittadini hanno messo in tavola tuttavia erano ben altri: bollette emesse su costi stimati quando si era inviata l’autolettura, bollette intestate a persone che non vivevano da anni in quelle case ed altre emesse con costi stimati molto tempo addietro, quando spesso la situazione familiare era diversa da quella attuale. Bonori si è difeso sostenendo che la società ha l’obbligo di effettuare un controllo all’anno ma i numeri sulle bollette riportavano spesso una situazione ben diversa, con costi stimati su consumi di anni precedenti. Altro elemento citato da Bonori per giustificare il costo delle bollette è stato la difficoltà di sincronizzare i server tra i terminali del circuito Lottomatica (quando le bollette vengono pagate dal tabaccaio) e la società, anche questa tesi veniva smentita, con appartamenti in cui l’acqua era stata staccata nonostante la bolletta si fosse pagata alle poste. Ancora, un elemento evidenziato dai consumatori era la probabile difficoltà dei tecnici a leggere il contatore, il presidente ha quindi annunciato che la società si sta attrezzando per fotografare il contatore, mettendo la foto nelle prossime bollette.

Tra la situazione di malcontento che regnava è stato rimarcato dai cittadini il fatto che un errore è possibile, nessuno è perfetto, ma su circa 107.000 utenze che la società gestisce (37.00 a Viterbo), da quando è stata emessa l’ultima bolletta, tra mail, telefonate, visite agli sportelli, ci sono stati moltissimi reclami e che quando un errore è di piccola portata è un incidente di percorso, quando è così diffuso fa pensare ad una strategia, nel caso particolare quella di emettere bollette maggiorate per pagare spese o soddisfare azionisti di Talete S.p.a.di cui il Comune detiene il 20% delle azioni.

Il presidente Bonori afferma che dal 15 giugno i reclami sono stati circa 5300, tutte richieste evase e in cui l’errore è stato ravvisato “solo” novantasei. Diversi cittadini presenti in aula hanno invece dichiarato che ciò fosse falso in quanto la loro richiesta non era ancora stata sanata.

Il dibattito si è così protratto oltre le 20, giungendo a ben pochi punti fermi. Una dichiarazione del presidente è che tutte le richieste pendenti verranno analizzate ed in caso di errore si procederà a risolvere la situazione e che nel frattempo l’acqua non verrà staccata.

Sabato 4 luglio 2015

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