di Francesco Ratano
Conferenza stampa più simile ad un soliloquio quella avvenuta in mattinata presso le sede della società di gestione idrica viterbese Talete. Stefano Bonori, ex sindaco di Bomarzo ha rivendicato la trasparenza e la legalità del suo operato, narrando la cronistoria della società dal lontano 2003 fino ai giorni nostri. Nonostante le dimissioni formalizzate la settimana scorsa, sul sito della Talete Stefano Bonori è ancora indicato come il presidente e Cinzia Marzoli come consigliera. Concretamente, sul tavolo della società un bilancio difficile con oltre quattro milioni di euro in negativo. Bonori ha parlato di un capitale di sicurezza ma si tratta comunque di una cifra piuttosto esigua rispetto al debito societario, insufficiente per una chiusura in paro.
Tra le maggiori difficoltà nel trovare denaro per capitalizzare la società l’ex sindaco di Bomarzo ha additato la poca fiducia dei soci nonostante, a suo dire, le società finanziarie abbiano promesso un tasso di sconto invariato. Resta il fatto che diversi soci, cioè amministrazioni comunali, vantano dei crediti nei confronti della società idrica; denaro che, a detta di Bonori, può essere legalmente convertito in finanziamento a favore della società onde evitare il default che finirebbe per essere più oneroso, per i soci e soprattutto per gli utenti. Nonostante la legalità e trasparenza dell’operato del Cda oggi, come da diversi giorni, negli uffici della Talete a via Romiti, la coda di persone per avere chiarimenti sui prezzi gonfiati delle bollette era lunga.
Lunedì 14 settembre 2015
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