Redazione Online
Mercato del sabato a Viterbo in piazza Martiri d’Ungheria, l’amministrazione Michelini intende spostarlo nel parcheggio gratuito di Valle Faul. A discapito dei turisti che, in prevalenza, arrivano proprio nei weekend. Stay in Tuscia, associazione viterbese di bed&breakfast, case vacanza, dimore d’epoca e locazioni turistiche, esprime la sua contrarietà e le ragioni per cui questa decisione sarebbe un clamoroso autogol.
«E così seguendo il vento del rinnovamento anche il mercato del sabato mattina sembra spostarsi dalla centralissima piazza Martiri d’Ungheria, per scendere ad occupare il parcheggio gratuito di Porta Faul – commenta Paolo Fizzotti, presidente dell’associazione -. Riesce difficile pensare che nessuno abbia valutato che destinare quell’area, toglie spazio all’unico ampio parcheggio gratuito e proprio per questo utilizzato il sabato per lasciare l’auto e salire con l’ascensore fino al mercato. Facile immaginare dove verranno lasciate le auto una volta terminato il “trasloco” e/o a quanti preferiranno rinunciare a venire al mercato. In pochi forse sanno che l’area di Valle Faul, viene largamente utilizzata (ed estremamente apprezzata) dai turisti in visita a Viterbo, poiché permette loro di lasciare l’auto per tutto il soggiorno. Un grande valore aggiunto per il turista, messo a disposizione dalla città stessa».
«Molte strutture turistiche – continua Fizzotti - non solo quelle facenti parte della nostra associazione, trovano questo spazio di grande “appeal” per che viene in visita in città; noi stessi, sul nostro portale (www.stayintuscia.it) lo pubblicizziamo nelle descrizioni delle strutture per invogliare i turisti a venire in centro storico in tutta tranquillità e sappiamo benissimo che i flussi di visitatori si concentrano proprio nei fine settimana. Senza contare i numerosi siti internet, nazionali ed esteri, che citano il parcheggio gratuito, si può solo immaginare il caos che ne può derivare. Sarebbe un peccato perderlo il sabato, soprattutto dopo le iniziative degli ultimi tempi come l’apertura dei due ascensori che agevolano lo spostamento nei due settori più attraenti della città. Comprendiamo sia difficile accontentare tutti, ma occorrerebbe riflettere se questa sia veramente l’unica via e se vale la pena penalizzare pesantemente i turisti e chi di conseguenza lavora grazie a loro».
«Come associazione – conclude il presidente di Stay in Tuscia - siamo stati e saremo a disposizione di chiunque voglia confrontarsi con noi per approfondire e condividere la migliore localizzazione per il mercato: con qualunque ente, amministrazione o associazione, sempre e solo con lo scopo di rendere la città più fruibile e aperta a tutti».
Giovedì 22 febbraio 2018
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