di Sabrina Mechella
“Un Grande Fratello che impedisce alla città di crescere”. E il personaggio in questione sarebbe l’onorevole Giuseppe Fioroni. Così Filippo Rossi, Giacomo Barelli e Maria Rita De Alexandris all’indomani della fuoriuscita di Viva Viterbo dalla maggioranza dell’amministrazione Michelini. Una conferenza stampa fiume, a ruota libera, durante la quale i consiglieri Rossi e De Alexandris e l’assessore Barelli del Comune di Viterbo si sono tolti vari sassolini dalle scarpe.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso? “La chiusura totale del sindaco Michelini alle nostre istanze, dalla tassa di soggiorno alla realizzazione dell’area camper – tuona Rossi -. Questa amministrazione è stata di un immobilismo imbarazzante, sfido chiunque della maggioranza a elencare obiettivi concreti realizzati durante i quattro anni di governo. Non c’è niente”. “Era impossibile restare – gli fa eco la delegata al benessere per gli animali – Tanti ormai i punti che ci dividevano e ci allontanavano. Ieri non hanno fatto passare i miei emendamenti al bilancio per le aree di sgambamento cani e il progetto per le sterilizzazioni solo per una presa di posizione. In questi anni non sono riuscita a far capire loro cosa è necessario e fondamentale per una città civile che ben convive anche con gli animali. Quindi, a malincuore, ho rimesso la delega, pur tenendo moltissimo a questa carica”.
Uno strappo insanabile: “Non per colpa nostra – afferma Rossi – ma non c’è assolutamente alcun margine per ricucire. Bisognerebbe chiedere a Fioroni come mai questa chiusura totale della maggioranza alle nostre richieste: forse ci volevano fuori oppure dentro, ma bastonati”. I tre rappresentanti di Viva Viterbo non negano che andare alle elezioni tra un anno pesi sulla decisione presa: “Certo che pesa – ammette Rossi – ma non per come vogliono farla passare quelli della maggioranza: per fare una battuta cattiva forse chi parla così si sente già perdente”.
“Mi sono sentito offeso sul tentativo puerile del sindaco dibattere sul nulla – continua Rossi – perché lui esprime certa viterbesità secondo la quale non bisogna fare nulla, è un sindaco che esprime la vera retroguardia”. “Ma dietro questo immobilismo - aggiunge Barelli – c’è un grande fratello che impedisce qualsiasi confronto”. Il riferimento è all’onorevole Fioroni.
“Ma – spiega Rossi – credo che se alle spalle non ci fosse stato lui comunque Michelini non avrebbe fatto niente lo stesso. Comunque il giudizio più severo lo daranno gli elettori – conclude – noi abbiamo una nostra idea di città. Chiunque la voglia condividere - che sia Fratelli d’Italia o Fondazione – è il benvenuto, non abbiamo preclusioni ideologiche, ripartiamo sulle cose da fare. Facendo da oggi una feroce opposizione”.
Mercoledì 10 maggio 2017
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