di Sabrina Mechella
Un appello per la sicurezza a Viterbo rivolto al prefetto da Viterbo Civica e sottoscritto da diverse associazioni e da cittadini. Stamattina in piazza del Plebiscito, alle 12, una trentina di persone si sono ritrovate davanti alla sede della prefettura per sottoporre alla rappresentante del governo territoriale, Rita Piermatti, una serie di problemi che riguardano il capoluogo della Tuscia, in primis sulla questione sicurezza. Tra loro anche esponenti di partiti e movimenti politici locali: l’ex sindaco di Viterbo, Giulio Marini, Gianmaria Santucci di Fondazione, Daniele Sabatini, consigliere regionale di Cuori Italiani, Chiara Frontini di Viterbo 2020, Francesco Moltoni, consigliere del Gal, Claudio Ubertini e Antonella Sberna, consiglieri di Forza Italia, Melissa Mongiardo, consigliera Pd, Alessia De Rubeis di Unione della Tuscia, Isabella Speranza e Giampiero Pacini del Movimento 5 stelle.
In particolare erano cinque i punti in questione, come ha spiegato Lucio Matteucci, presidente dell’associazione promotrice: “Vogliamo sottoporre la richiesta di altro personale e di mezzi per la tutela del territorio, l’istituzione di un fondo per un nucleo interforze gestito dal Comune (in pratica il contributo benzina per le forze dell’ordine), il controllo a tappeto degli affitti in nero, perché il non dichiarare quante persone effettivamente occupano un appartamento, comporta la non identificazione da parte della Questura, di soggetti potenzialmente pericolosi. Inoltre ci preme la riapertura delle isole ecologiche sequestrate. Non è possibile dover arrivare a Grotte per buttare un televisore o materiali di risulta, questo problema aumenta in modo esponenziale l’abbandono indiscriminato di rifiuti nelle campagne e nei boschi vicino a Viterbo. Infine chiediamo l’istituzione di una e-mail per le segnalazioni, anche in forma anonima. Forniamo i mezzi per cui i cittadini possano diventare controllori del proprio territorio e segnalare discariche abusive, vendita di alcolici fuori orari, persone affittuarie in nero e tutte quelle criticità che riguardano la sicurezza della nostra comunità”.
Alle 12,30 la capo di gabinetto, Marialaura Liberatore, ha ricevuto una delegazione di cittadini. Da sottolineare una nota sgradevole: nonostante le richieste dei giornalisti ad assistere all’incontro, è stato espressamente vietato loro l’accesso. A Tale proposito il rappresentante dell’Associazione stampa viterbese, Gianni Tassi, ha espresso “il proprio rammarico di fronte a un atto che limita l’accesso della stampa all’informazione”.
Una trentina di minuti per esporre le ragioni dei cittadini e al ritorno una mini conferenza stampa per raccontare ai presenti l’esito: “Abbiamo esposto alla capo di Gabinetto le nostre istanze – ha spiegato Chiara Frontini – soprattutto l’implementazione della sorveglianza delle interforze, che è poi il primo punto in questione e lei si è impegnata a riferire al prefetto nella giornata di domani quanto esposto da noi stamattina. Il prefetto potrà quindi prendere provvedimenti che potranno essere resi pubblici, sia altri che per la loro natura non possono essere divulgati”.
“Abbiamo chiesto il dissequestro di almeno un ecocentro – ha sottolineato Matteucci – perché sinceramente l’abbandono dei rifiuti nelle campagne sta diventando un caso sanitario. La gente ha i garage pieni di oggetti e di topi perché si trova impossibilitata a smaltirli legalmente e alcuni di questi sono costretti a delinquere abbandonandoli nelle campagne”.
“Soprattutto – ha chiosato la De Rubeis – abbiamo chiesto che il cittadino abbia la percezione della scurezza, ossia che senta la presenza costante di polizia, carabinieri e forze dell’ordine in ogni momento. Perché a oggi, nonostante la loro presenza, la sicurezza non si avverte da nessuna parte. Nonostante la capo di Gabinetto abbia affermato che Viterbo resta una città con una bassa percentuale di reati gravi, è pur vero che risse, furti e microcriminalità sono all’ordine del giorno. E sono i reati che creano più disagio al cittadino”.
Sabato 12 marzo 2016
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