di Sabrina Mechella
Che fine farà il canile di Viterbo? Che fine faranno i cani? Se lo chiedono le associazioni animaliste viterbesi, se lo chiede Fondazione per la Tuscia, se lo chiedono i tanti amanti degli animali che proprio in quella struttura hanno trovato il loro amico peloso del cuore.
“Oggi, 10 gennaio, si terrà una conferenza di servizio relativa al problema del canile” scrive Fondazione. “Conferenza alla quale non sono state neanche invitate le associazioni animaliste del territorio, neanche come semplici ospiti, neanche la signora Elvia Viglino che si prende cura del canile di Bagnaia. Del resto non ci si prende cura della sanità, delle scuole, delle strade, della città stessa, come possiamo pensare che ci si preoccupi del canile. E mentre dei volontari raccolgono coperte e maglioni per riparare dal freddo i nostri amici animali, a questi ultimi il comune taglia anche i viveri. La convenzione con il canile di Viterbo, sito a Bagnaia, scade il 15 gennaio. E ancora nulla si sa del futuro degli ospiti del canile”.
Anche le associazioni animaliste Mifidodifido, Musi Sereni, Amici Animali onlus e Animaliamiciviterbo lanciano un j’accuse molto duro nei confronti dell’amministrazione Michelini: “A Viterbo, il canile comunale è ubicato a Bagnaia, strada Novepani, e malgrado le condizioni strutturali molto carenti, gli animali ospiti trovano condizioni accettabili per l'opera appassionata di Elvia Viglino, animalista storica ed appassionata di Viterbo e dei suoi collaboratori” scrivono. “Nel tempo si è convenuto, tra l'amministrazione comunale, le associazioni animaliste, l'Asl competente e le migliaia di cittadini interessati alla questione, che il logico sviluppo del canile di Bagnaia è la sua trasformazione in "Parco Canile", ovvero una struttura moderna, rispettosa dei corretti principi etologici dei cani ristretti, consentendo ad essi migliori condizioni di vita e che possa anche autofinanziarsi, alleggerendo così gli oneri pubblici e facilitando le adozioni. I modelli di riferimento di tale struttura sono quelli, già realizzati in altre regioni italiane, opportunamente illustrati anche nell'ultimo specifico convegno tematico, tenutosi a Viterbo, sala della Provincia, in data 26/11/2016, che ha visto la partecipazione attenta di numerosi amministratori istituzionali. In tale contesto, registriamo con crescente preoccupazione l'atteggiamento inaccettabile del vice sindaco Luisa Ciambella. Appare evidente, che il benessere degli animali per costei non è la principale preoccupazione e che propende per una gestione opaca e riservata di problematiche che invece attengono all'interesse generale. La stessa, nel tempo, ha sostenuto che l'amministrazione comunale vorrebbe realizzare il parco Canile, ma che il sito di Bagnaia presenta problemi, non facilmente sormontabili. Da ultimo, mentre rinnova la convenzione per il sito di Bagnaia solo fino al 15/1/2017, cessa l'approvvigionamento del cibo per gli ospiti del canile (sabato scorso ha provveduto a propria cura e spese Elvia Viglino) e tace sulla imminente conferenza di servizio che si terrà a Viterbo il 10/1/2017, alla quale non ha invitato, anche come semplici osservatori, né Elvia Viglino, né le associazioni animaliste e nella quale si deciderà il futuro dei trecento cani ospiti di Bagnaia, della realizzazione del Parco Canile e della sua ubicazione”.
“Per quanto sopra, esprimiamo motivato sconcerto per l'attività che pone in essere il vice sindaco Luisa Ciambella” prosegue la lettera “evidentemente interessata a realizzare progetti, della cui natura, ubicazione e motivazione, non ritiene di portare a conoscenza la cittadinanza, nonché l'assordante silenzio del sindaco Leonardo Michelini e del consiglio comunale, fatta salva la vicinanza meritoria, ma a titolo personale, di molteplici consiglieri cmunali, sia di maggioranza, che di opposizione. Tutto ciò premesso, rammentando a Luisa Ciambella che ancora viviamo in una democrazia rappresentativa e che la stessa esercita una funzione istituzionale soltanto pro tempore e soggetta al controllo e all'approvazione dei cittadini tutti e non limitata ai propri sodali, invitano l'amministrazione comunale a chiarire, evitando i sotterfugi del burocratichese, se intendono realizzare il nuovo canile comunale secondo i principi etologicamente corretti espressi dal progetto Parco Canile; tale struttura intendono realizzarla a Bagnaia, ovvero in altra ubicazione, motivando la scelta a considerazioni attinenti al pubblico interesse e non all'interesse personale dei soliti noti, amici degli amici; se, nelle more della procedura di scelta e approvazione, intende tutelare il basilare interesse dei poveri cani ospiti a Bagnaia, rinnovando la convenzione fino all'auspicata prossima realizzazione di una nuova struttura. Sia però chiaro, a Luisa Ciambella e ad altri eventualmente distratti amministratori, che le associazioni animaliste, i giornalisti animalisti e i tanti cittadini amici degli animali, non consentiranno, in alcun modo e per nessuna astratta ragione, il trasferimento dei cani da Bagnaia ad altre sedi, in attesa del percorso burocratico di realizzazione del Parco Canile, poiché esso realizzerebbe uno scempio inammissibile a danno degli incolpevoli cani attualmente ospiti, molti dei quali vecchi e malati il cui unico conforto è la conoscenza della struttura e l'affetto dei volontari che da anni si occupano di loro”.
“Ci attendiamo una risposta in tempi rapidi da parte dell'amministrazione comunale di Viterbo” concludono le associazioni animaliste “e l'invito a partecipare al processo decisionale, mettendo a disposizione, gratuitamente, la nostra esperienza e conoscenza della questione che, lo rammentiamo ancora, riguarda esseri senzienti e non oggetti inanimati, privi di diritti, come sembra ritenere l'illustre vice sindaco”.
Martedì 10 gennaio 2017
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