Gennaro Giardino: «Consigliere Ferri prenda spunto dai comuni del Sud»

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Gennaro Giardino: «Consigliere Ferri
prenda spunto dai comuni del Sud»

«Un politico moderno prende spunti di efficienza da altre amministrazioni che funzionano bene, come fanno i manager di molte aziende che provano ad applicare metodologie di gestione vincenti per altre aziende»

Redazione Online

Gennaro Giardino moderatore di Striscia Vetralla
Gennaro Giardino moderatore di Striscia Vetralla

Riceviamo e pubblichiamo.

Invito i lettori a visitare la pagina facebook di Striscia Vetralla, nella quale si apprende con quale arroganza Elio Ferri, il delegato (dal sindaco) allo sport, si ostini a non dare risposte esaurienti ad alcuni cittadini vetrallesi che rilevano evidenti inadempienze dell’attuale amministrazione. Il suddetto signor Ferri, con probabile autocompiacimento dell’uso del suo personale “Zingaretti”, prendendo alla lettera il consiglio latino “melius abundare quam deficere”, oppone a tali rimostranze una sequela di frasi in una prosa inopportuna, un sarcasmo offensivo e apparentemente sottile, un pensiero che è la propaggine di chi gestisce malamente questa amministrazione comunale. Tale arroganza fa pensare che costui abbia la convinzione di essere un maestro di retorica, un Cicerone dei giorni nostri dimenticando che i cittadini hanno diritto a risposte concrete: egli, con discutibile coerenza, prende riferimenti addirittura dal Vangelo e dalla Costituzione. Se non ci fossero in ballo gli interessi dei cittadini vetrallesi e con un pizzico di senso dell’ironia ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate, ma il senso di responsabilità che dovrebbe accomunare tutta la cittadinanza porta a delle inevitabili riflessioni.

Si ha la spiacevole sensazione che molti rappresentanti di questa amministrazione siano “untori” di un neo-oscurantismo e che abbiano come unico impegno quello di spegnere i lumi della ragione, rifiutandosi di dare risposte anche sulle cose più semplici. Nell’antica Grecia costoro sarebbero stati nelle file dei Sofisti, che a differenza dei Filosofi tendevano ad ermetizzare il sapere ritenendo che fosse retaggio solo di pochi eletti (paganti). Dal contorsionismo verbale del sig. Ferri emergono delle logiche che fanno intuire le motivazioni dell’inefficienza di chi ci sta attualmente amministrando.

Secondo Ferri, delegato allo sport, egli non è tenuto ad informare i cittadini sul costo della palestra comunale e a tutt’oggi non operativa. Secondo lui le cause dei disservizi sono da imputare all’inciviltà dei cittadini e non alla mancanza di controlli adeguati o alla buona funzionalità dei servizi. Sarebbe opportuno che il sig. Ferri approfondisse cosa compete ad un amministratore pubblico, al quale i cittadini hanno dato la loro fiducia nella speranza di essere rappresentati adeguatamente anche in sede di consiglio comunale. Egli dovrebbe capire che un consigliere delegato allo sport non ha solo la funzione di presenziare alle manifestazioni portando i saluti del sindaco. Vorrei invitare i signori amministratori vetrallesi a visitare due cittadine del Sud, che da qualche anno sono tra quelle che si distinguono per vivibilità e qualità della vita: una è Salerno e l’altra è Capo d’Orlando in provincia di Messina. In questi due modelli di amministrazione si evincono la forte personalità e il coraggio politico dei sindaci che l’hanno amministrate, ottenendo risultati degni di nota.

Due sindaci (Vincenzo De Luca e Enzo Sindoni) che hanno fatto opposizione ai loro stessi partiti pur di raggiungere l’obiettivo di far apprezzare le loro città, due sindaci che prima di tutto amano la loro città. La risposta di efficientismo questi sindaci l’hanno avuta dalla cittadinanza che li ha eletti e rieletti più volte. Un politico moderno prende spunti di efficienza da altre amministrazioni che funzionano bene, come fanno i manager di molte aziende che provano ad applicare metodologie di gestione vincenti per altre aziende. Prego il sig. Ferri di svegliarsi dal suo intorpidimento da pseudointellettuale in quanto non siamo più nell’ambientazione del romanzo “In nome della rosa” e di attivarsi concretamente con i suoi colleghi a far funzionare meglio il Comune di Vetralla non foss’altro per l’amore che merita questa cittadina. Gennaro Giardino

Domenica 9 agosto 2015

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