FondAzione Viterbo: «Il Comune spreca sugli affitti e risparmia sui servizi sociali»

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FondAzione Viterbo: «Il Comune spreca
sugli affitti e risparmia sui servizi sociali»

Così la nota del consigliere comunale Gianmaria Santucci: «L’amministrazione Michelini pensa all’assurda spesa per l’affitto di un locale di almeno 350 metri quadr per riporvi carte ed altro, senza prima individuare edifici di sua proprietà»

Redazione Online

Gianmaria Santucci FondAzione Viterbo
Gianmaria Santucci FondAzione Viterbo

Quando si annunciano provvedimenti tesi all’austerità e all’aumento dell’imposizione fiscale, in ossequio ai soliti giochetti di Renzi che annuncia la fine dei sacrifici per gli italiani ma, nel contempo, taglia le risorse ai Comuni, a loro volta chiamati a ridurre i servizi o ad aumentare le imposte locali, diventa fondamentale una gestione finanziaria accorta e incorruttibile per non provocare rabbia e intolleranza nei cittadini. Mentre già si vocifera l’aumento dell’addizionale comunale per i viterbesi a causa di un bilancio sempre in sofferenza, l’amministrazione Michelini pensa all’assurda spesa per l’affitto di un locale di almeno 350 metri quadri, per riporvi carte ed altro, senza prima effettuare una attenta ricognizione, magari per individuare edifici di sua proprietà per tale occorrenza.

Come si può legittimare una spesa così ingente per un affitto a dir poco discutibile e, nel contempo, annunciare il taglio di due linee dello scuolabus, una riduzione di corse che creerebbe non pochi problemi alle famiglie che ne fanno uso? È questa la politica sociale del sindaco e dell’assessora Ciambella? È questa la politica da loro attuata che ha già determinato un forte aumento di tasse senza riscontri positivi sui servizi forniti ai cittadini? Servizi che, laddove non sono stati ridotti, in ogni caso presentano inefficienze di ogni genere. Noi di FondAzione consigliamo al sindaco e alla signora Ciambella  un diverso modo di amministrare i soldi pubblici, soprattutto in questo momento di “vacche magre”, in un contesto sociale che non capirebbe altri sperperi come l’affitto di un mega locale, davvero irragionevole vista la presenza di altre strutture vuote e inutilizzate di proprietà del Comune.

E, per finire, anche la nuova Macchina di Santa Rosa potrebbe apparire oggi una spesa non sostenibile, visto il perdurare della crisi e, come si è fatto già in altre occasioni di ristrettezze economiche, si potrebbe prorogare ancora il vecchio modello e, questo, di sicuro, non offenderà la nostra Patrona e la devozione dei viterbesi per lei.

Sabato 11 aprile 2015

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