Arsenico, la protesta di FondAzione che in piazza distribuisce bottiglie di acqua ai cittadini

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Viterbo | «a un anno dall'insediamento la giunta non ha fatto nulla»

Arsenico, la protesta di FondAzione che in piazza
distribuisce bottiglie di acqua ai cittadini

I volontari di FondAzione hanno allestito un gazebo a piazza del Teatro distribuendo dei volantini informativi e sollecitando la discussione in maniera provocatoria

Redazione Online

I volontari di FondAzione nel gazebo allestito a Viterbo
I volontari di FondAzione nel gazebo allestito a Viterbo

FondAzione scende in piazza contro l’arsenico. «A un anno dall’insediamento della nuova giunta Michelini, sul fronte acqua nulla è cambiato – si legge nella nota dell’associazione -. La questione arsenico, autentico cavallo di battaglia del nuovo sindaco durante la campagna elettorale, come molte altre cose non ha trovato alcuna soluzione. L’arsenico è sempre lì, i problemi per i viterbesi pure. FondAzione ha voluto far tornare di nuovo alta l’attenzione su una problematica di primaria importanza per la città, per la quale nessuno finora ha trovato e attuato una soluzione definitiva.

I volontari di FondAzione hanno così allestito un gazebo a piazza del Teatro, hanno distribuito dei volantini informativi, ma soprattutto, in maniera provocatoria, hanno regalato migliaia di bottigliette d’acqua ai cittadini, quell’acqua che i viterbesi sono costretti a comprare perché impossibilitati a utilizzare quella che sgorga dai rubinetti di casa».

Un passante si prende la sua bottiglia d'acqua gratis
Un passante si prende la sua bottiglia d'acqua gratis

«È passato un anno da quando la nuova amministrazione si è insediata a palazzo dei Priori – dicono da FondAzione – e tutte le promesse fatte da Michelini in campagna elettorale sono rimaste vane. Siamo ancora senza dearsenificatori, nonostante era stato promesso che la loro costruzione sarebbe stata ultimata in tempi rapidi, nel contempo le casette che erogano acqua potabile sono poche e quindi non sufficienti a soddisfare la domanda. In tutto questo i cittadini sono costretti a pagare bollette salate per un bene che di fatto non possono utilizzare e che, purtroppo, come hanno evidenziato le analisi fatte, lascia elementi cancerogeni nelle urine».

Una situazione allarmante, per la quale FondAzione propone delle soluzioni: «Per prima cosa serve che le istituzioni si adoperino per far abbassare al gestore dell’acqua, Talete, le bollette – proseguono dal comitato di FondAzione – inoltre occorre che il Comune si doti di ulteriori casette, in modo da fornire in maniera adeguata l’acqua potabile. Guardando al lungo periodo ci sono delle soluzioni tecniche, come la miscelazione delle acque, che devono essere adottate per risolvere in maniera definitiva un problema che non può essere più rinviato».

Domenica 22 giugno 2014

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