Ambiente, i primi quattro laureati in Ecologia. Marina del polo universitario di Civitavecchia

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Viterbo | la cerimonia il 24 febbraio alle 10

Ambiente, i primi quattro laureati in Ecologia
Marina del polo universitario di Civitavecchia

Un lungo percorso intrapreso dal consorzio universitario “Università per Civitavecchia” e dall’Università della Tuscia molti anni fa ha condotto nel 2013 all’istituzione del corso di laurea magistrale in questa specializzazione

Redazione Online

Giuseppe Nascetti a bodo della sua imbarcazione con alcuni allievi del corso di Ecologia Marina
Giuseppe Nascetti a bodo della sua imbarcazione con alcuni allievi del corso di Ecologia Marina

Un lungo percorso intrapreso dal consorzio universitario “Università per Civitavecchia” e dall’Università della Tuscia molti anni fa ha condotto nel 2013 all’istituzione del corso di laurea magistrale in Biologia ed Ecologia Marina.

Il mare rappresenta una risorsa biologica ed economica, importante e fondamentale per tutto il territorio, per questo una sede universitaria a Civitavecchia non poteva non tenerne conto.

Ora il lungo lavoro vede finalmente il raggiungimento dei primi risultati con la discussione delle tesi sperimentali dei primi studenti del corso di laurea magistrale in Biologia ed Ecologia Marina, che si terrà alla presenza del presidente del Consorzio,Vincenzo Cacciaglia, del presidente del corso, Carlo Belfiore e del direttore del Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche, Giuseppe Nascetti, il 24 febbraio alle ore 10, presso l’aula Magna della nuova sede in piazza Verdi, recentemente inaugurata e dotata di aule, laboratori e attrezzature.

I quattro laureandi tratteranno argomenti che vanno: dalla dinamica di comunità di piccoli crostacei che vivono nelle Praterie di Posidonia, all’analisi della dinamica di un batterio Escherichia colii lungo il tratto di costa di Civitavecchia, alle relazioni tra i popolamenti zoobentonici della Laguna di Orbetello e il disturbo sedimentario e la raccolta delle masse algali, fino agli aspetti genetici ed ecologici del nematode endoparassita Anisakis nelle alici e nei naselli del Mediterraneo.

Un ulteriore passo per dimostrare come l’università possa rappresentare un’opportunità nella crescita e nello sviluppo dell’area, nella formazione del capitale umano, integrandolo con le esigenze del controllo e il monitoraggio dell’ambiente marino.

Domenica 22 febbraio 2015

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