Redazione Online
“Chi decide di fare l’avvocato, si accinge a compiere una missione che dura tutta la vita, perché è mosso dall’amore per il prossimo”. Così Piero Calamandrei, storico avvocato, uno dei principali ispiratori dei Codice di procedura civile e presidente del Consiglio nazionale forense dal 1946 alla sua morte. Una missione che, in alcune epoche storiche e in Paesi dove esiste un regime totalitario, può costare anche la vita. Così nasce “Vivere per difendere. Avvocati per la vita”, spettacolo teatrale in programma a Viterbo lunedì 25 giugno, alle 21,30, nel Teatro Caffeina in via Cavour 9.
L’iniziativa, promossa dall’Ordine degli Avvocati di Viterbo, in collaborazione con la Compagnia teatrale “Attori & Convenuti” di Firenze e con la rassegna Caffeina, consiste in un mosaico di brani tratti da interventi, dichiarazioni, difese, lettere e messaggi di avvocati di tutto il mondo, i quali sono o sono stati in prima linea nella difesa di minoranze e nella tutela dei diritti fondamentali e, per questo, sono o sono stati perseguitati: da Gandhi (memorabile il discorso tenuto, l’11 settembre 1906, in un’assemblea tenutasi nell’Old Imperial Theatre di Johannesburg, dal quale – si sostiene – ha avuto inizio la pratica della “resistenza non violenta”), a Nelson Mandela (che, insieme con l’amico Oliver Tambo, fondò uno Studio Legale allo scopo di fornire assistenza gratuita o a basso costo a cittadini neri), dagli avvocati cinesi Gao Zhisheng e Xie Yang ad Asma Jahangir, (che ha partecipato alla fondazione ed è stata presidente della Human Rights Commission of Pakistan e della Supreme Court Bar Association of Pakistan e ha animato la protesta popolare contro il Presidente Musharraf), da Shirin Ebadi (alla quale, nel 2003, è stato conferito il premio Nobel per la pace e che non può rientrare nel suo Paese pena l’arresto) a Nasrin Sotoudeh, (che è stata detenuta per tre anni per “cospirazione contro la sicurezza dello Stato” in quanto sostenitrice di movimenti di opposizione in seguito alle contestate elezioni presidenziali del giugno 2009) e a Mohammad Mostafaei (costretto a lasciare l’Iran in seguito alle persecuzioni subite per aver denunciato la crudeltà delle pene che vengono inflitte a donne e a minorenni), dagli avvocati curdi arrestati e uccisi in Turchia (come è accaduto a Tahir Elçi, assassinato mentre teneva una conferenza stampa in strada, a Dyarbakir), a Giulia Tamayo, avvocata peruviana che si batté tenacemente per denunciare e contrastare l’attività di sterilizzazione delle donne effettuata in Perù, tra il 1995 e il 2000, a forza e nel silenzio, dal governo del Presidente Alberto Fujimori e all’avvocata tailandese Sirikan Charoensiri.
Questo mosaico si conclude con l' “ode all'avvocato”, un collage di testi del celebre giurista Piero Calamandrei. Lo spettacolo “Vivere per difendere - Avvocati per la vita” nasce dal ricordo degli insegnamenti impartiti dai “vecchi” avvocati (tra questi spicca la figura di Piero Calamandrei), i quali amavano affermare: “Chi decide di fare l’avvocato, si accinge a compiere una missione che dura tutta la vita, perché è mosso dall’amore per il prossimo” e, ancora “Non si può fare l’avvocato, se non si ama l’uomo”. La lettura dei testi è preceduta da una introduzione dell’avvocato David Cerri di Pisa e intervallata da alcuni brani musicali eseguiti dal vivo. L’evento è stato presentato, il 9 giugno 2017, al Palacongressi di Rimini, in occasione del III Open Day dell’Unione delle Camere Penali Italiane, il 21 giugno 2017, alla Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa e il 14 dicembre 2017 al Nuovo Teatro delle Commedie di Livorno.
“Il fine che la Compagnia Teatrale intende perseguire con questa iniziativa” - sottolineano gli organizzatori - è quello di diffondere e radicare nella società una figura di avvocato che si batte, non soltanto all’interno del processo, per conquistare il riconoscimento dei diritti fondamentali e per esigerne il rispetto e che dà voce alle istanze a lungo rimaste inascoltate di classi, settori e minoranze sociali. È, in altre, parole, intenzione della Compagnia Teatrale Attori & Convenuti lanciare un manifesto per recuperare, affermare e divulgare un’immagine di avvocato che, più di ogni altro, s’indirizza e guarda verso la società, s’interessa e si cura di tutto quanto accade oltre i confini del palazzo, pronto ad aiutare e a dare il proprio contributo”.
Sabato 23 giugno 2018
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