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Tari, Tasi e Imu, tre diversi tributi con i quali fare i conti. Anche il Comune di Viterbo si è dovuto adeguare e applicare ai cittadini quanto introdotto dal Governo. «Effettuare una manovra di bilancio rappresenta sicuramente un compito non facile per ogni amministrazione – ha sottolineato l'assessore al bilancio Luisa Ciambella -. La legge di stabilità 2014 ha introdotto la Iuc, l'Imposta Unica Comunale articolata in tre diversi tributi, ovvero Tari, Tasi e Imu. Questa amministrazione, fin dalla prima stesura di bilancio, ha cercato di tutelare il più possibile due categorie: le famiglie e le attività produttive.
L'aliquota Tasi che il Comune è riuscito ad applicare sulla prima casa è del 2,2 per mille. Avremmo potuto portarla al 2,5 per mille, ma siamo riusciti a tenerci al di sotto di quanto previsto e consentito a livello governativo. L'amministrazione, inoltre, con un ulteriore sforzo, è riuscita a prevedere un'agevolazione. Si è stabilito, ad esempio, che il proprietario di una casa, con un reddito compreso tra 18 e 26 mila euro, grazie alle detrazioni previste, andrà a pagare, al minimo lo stesso importo versato l'ultima volta che ha pagato l'Imu, al massimo andrà a risparmiare fino a 250/300 euro rispetto al 2011, anno in cui era ancora dovuto il pagamento dell'Imu per la prima casa. Va da sé che il risparmio è proporzionato e calcolato in base alla rendita catastale dell'immobile. Per tutte le altre categorie che vanno oltre tale reddito si andrà ad applicare un'aliquota del 2,2 per mille.
Chi possiede anche la seconda casa pagherà con un unico F24 l'Imu maggiorata della quota Tasi. Anche in questo caso, fin dalla prima stesura del documento programmatico, avevamo previsto un'aliquota dell'1,2 per mille, anziché dell'1,4 prevista come limite massimo dal Governo. Nell'ultima stesura siamo arrivati all'1,1 per mille. La prima casa è il frutto di sacrifici – ha ribadito anche in questa occasione l'assessore Ciambella –. Avere delle proprietà non è peccato. Abbiamo cercato quindi di agevolare i proprietari di immobili o quantomeno non penalizzarli eccessivamente. Queste considerazioni e queste nostre decisioni sono scaturite anche a seguito delle numerose audizioni informali che sono state fatte nei mesi scorsi insieme al sindaco Michelini e ai rappresentanti delle categorie economiche, sociali e sindacali. Una procedura inusuale, ma fondamentale per capire come e dove orientare agevolazioni e maggiore attenzione.
Oltre ai nuclei familiari abbiamo quindi pensato alle attività che creano lavoro. Alle realtà commerciali, industriali e artigianali abbiamo voluto dare un segnale. La crisi è crisi per tutti – sottolinea ancora il vice sindaco Ciambella -: sia dentro che fuori le mura del centro cittadino. Le categorie produttive rappresentano il motore economico della nostra città. Abbiamo predisposto un provvedimento ad hoc che andrà non solo a dimezzare l'aliquota della Tasi, e quindi arrivare da 1,4 per mille a 0,75, ma arriverà addirittura ad abbatterla quasi completamente. In fase di approvazione del bilancio siamo riusciti infatti a scendere allo 0,40 per mille. Possiamo dire di aver ridotto al minimo la Tasi ai titolari di attività economiche, nonostante l'indirizzo dei governi degli ultimi anni sia quello di vedere gli enti locali anche come esattori delle tasse per conto dello Stato».
Il pagamento della Tasi dovrà essere effettuato in due tranche, ovvero il primo acconto entro il 16 ottobre e il saldo entro il 16 dicembre.
«Per quanto riguarda invece l'Irpef – aggiunge ancora l'assessore al bilancio di Palazzo dei Priori – il contribuente che percepisce un reddito inferiore o pari a 18 mila euro, non dovrà versare un centesimo. Chi supera tale importo o comunque va oltre i 20 mila euro si troverà a dover pagare un importo pari al costo di un caffè al mese o poco più. Il tutto ovviamente sempre in proporzione al proprio reddito. E comunque, in termini pratici, un contribuente con un reddito di 100 mila euro annui, si troverà a pagare circa 100 euro in più di Irpef all'anno, un importo che non mi sembra eccessivamente elevato rispetto alla propria capacità economica. L'amministrazione Michelini – ha sottolineato infine l'assessore Ciambella - fin dalla prima stesura del bilancio di previsione, ha lavorato per favorire le categorie più deboli, raccogliendo anche le varie sollecitazioni da parte della minoranza. Il risultato ottenuto con l'approvazione del documento programmatico, anche grazie all'erogazione da parte della Regione Lazio dei fondi di perequazione ai comuni, ha soddisfatto l'intera amministrazione comunale».
Palazzo dei Priori sta inoltre lavorando per rendere fruibile e consultabile il bilancio di previsione 2014 a tutti i cittadini.
Mercoledì 13 agosto 2014
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