Tar del Lazio sentenzia: «Il Diritto Agrario obbligatorio nel corso di Giurisprudenza»

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Tar del Lazio sentenzia: «Il Diritto Agrario
obbligatorio nel corso di Giurisprudenza»

«Questa decisione con la riconosciuta attenzione verso la disciplina dei mercati e dei prodotti alimentari, suona conferma importante dell'azione che stiamo conducendo ormai da oltre dieci anni» commenta Ferdinando Albisinni, segretario Aida

Redazione Online

Ferdinando Albisinni
Ferdinando Albisinni

Il Tar Lazio, con sentenza pubblicata il 25 marzo scorso, accogliendo il ricorso proposto per l'associazione dei professori ordinari di Diritto Agrario, ha dichiarato che tale materia deve essere inserita fra gli insegnamenti obbligatori del corso di Laurea in Giurisprudenza. Da dieci anni l'insegnamento del Diritto Agrario non era inserito fra le attività formative indispensabili e caratterizzanti per la formazione del giurista. «Tutto ciò con paradossale ed evidente contraddizione con la straordinaria crescita di interesse, in ogni sede, verso i temi propri del sistema agroalimentare – commenta Ferdinando Albisinni, segretario Aida (Associazione Italiana di Diritto Alimentare) e docente in diritto comunitario, il diritto alimentare ed il diritto dei mercati all’Università della Tuscia - ed in contraddizione con il ruolo di eccellenza anche economica della filiera agroalimentare nel nostro Paese.

La sentenza del Tar Lazio pone fine a tale contraddizione e segna una novità di estremo rilievo, in non casuale sintonia temporale e sistematica con l'attenzione di larga parte dell'opinione pubblica verso i temi dell'agroalimentare e gli impegni assunti dal nostro Paese in occasione dell'Expo». «Da questo punto di vista – continua Albisinni - risulta particolarmente significativa la motivazione della sentenza, lì ove a pag. 7-9 il Tar Lazio sottolinea: “In questo quadro non appare obiettivamente giustificabile né proporzionata la scelta ministeriale assunta nel 2005 e mantenuta fino ad oggi di escludere un settore scientifico disciplinare che, al contrario, il sopravvenuto decreto ministeriale del 29 luglio 2011 valorizza al pari di tutti i tradizionali insegnamenti dell’area giuridica, collocandolo in una dimensione internazionale di grande attualità e di sicuro interesse, non solo giuridico – culturale ma anche economico. Le attività economiche oggetto di studio sono l’industria, i servizi pubblici, i mercati bancari, finanziari ed assicurativi, le infrastrutture e, per quanto maggiormente interessa nella specie, i mercati agricoli-alimentari”.

L'importanza del settore è confermata anche a livello di diritto internazionale, nonché di legislazione Ue, caratterizzata da una intensa produzione normativa nelle citate materie, né può sottacersi il ruolo primario che assume per l’economia italiana il comparto alimentare, che è una delle massime espressioni del made in Italy. Questa motivazione – conclude Albisinni - con la dichiarata e riconosciuta attenzione verso la disciplina dei mercati e dei prodotti alimentari suona conferma importante dell'azione che l'Aida sta conducendo ormai da oltre dieci anni».

Martedì 31 marzo 2015

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