di Sabrina Mechella
A destra Fabio Zampaglione e gli uomini della sezione Reati contro il patrimonio della Squadra Mobile di Viterbo |
Rivendevano su internet strumenti di lavoro rubati a carpentieri e idraulici, denunciati a piede libero per ricettazione tre malviventi romani. L’operazione è stata condotta dagli uomini del settore Reati contro il patrimonio della Questura di Viterbo, supportati dai colleghi di Roma, come ha spiegato stamani in conferenza stampa Fabio Zampaglione, dirigente della Squadra Mobile.
«Tutto è partito un mese e mezzo fa circa, dalla denuncia di un idraulico viterbese – ha raccontato – al quale era stato rubato l’intero contenuto del suo furgoncino mentre si trovava a Fiumicino per lavoro. Un danno ingente per il poveretto, per un ammontare di circa 10mila euro perché si tratta di strumenti molto particolari. L’uomo, il giorno dopo il furto, è andato sul portale Subito. it e ha riconosciuto in un annuncio il suo trapano rubato, che aveva un difetto particolare e altri attrezzi. Li ha acquistati a circa metà prezzo del loro valore e poi ha segnalato la cosa a noi. A quel punto ci siamo attivati con le indagini, individuando il titolare del numero di telefono dell’annuncio e la persona che aveva consegnato materialmente gli attrezzi all’idraulico viterbese.
Autorizzati dal magistrato della Procura di Civitavecchia, (di competenza perché il reato si è consumato a Fiumicino) - ha continuato Zampaglione – abbiamo perquisito le abitazioni dei due malviventi, dove però la refurtiva non c’era. Nell’ambito di questa operazione abbiamo intercettato una conversazione telefonica con una terza persona, alla quale si diceva di far sparire la refurtiva. Proprio quest’ultimo è stato sorpreso da noi mentre tentava di spostare dal suo magazzino gli oggetti rubati». I tre denunciati sono D.D.di 45 anni, I.C.di 40 e F.R.di 36, del quartiere Primavalle di Roma, uno di loro ha già precedenti penali per reati simili. «Abbiamo chiesto il supporto dei media per diffondere la notizia perché il materiale recuperato ha un notevole valore – ha puntualizzato Zampaglione - parliamo di circa 30 mila euro di attrezzature varie che adesso giacciono in questura.
In questo momento di particolare crisi economica subire un furto del genere può davvero mettere a terra un piccolo imprenditore, per questo invitiamo chiunque abbia subito la sottrazione di questo tipo di attrezzature a rivolgersi a noi con copia della denuncia e numero di matricola dell’oggetto. Presto le foto della refurtiva saranno anche online sul sito della Polizia di Stato, nella sezione Oggetti rubati».
Lunedì 12 maggio 2014
© Riproduzione riservata
3005 visualizzazioni