Processo a Gianciotto Malatesta, grande successo per l'evento dell'Ordine Avvocati di Viterbo

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Viterbo | alla fine sentenza a sorpresa

Processo a Gianciotto Malatesta, grande successo
per l'evento dell'Ordine Avvocati di Viterbo

Il vecchio tribunale in piazza Fontana Grande letteralmente gremito, ieri sera, dove si è tenuto un giudizio singolare: quello (simulato) a carico dell'assassino di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini

di Sabrina Mechella

Da sinistra: Chiara Palumbo, Franco Rossi, Massimiliano Siddi e Lugi Sini
Da sinistra: Chiara Palumbo, Franco Rossi, Massimiliano Siddi e Lugi Sini

Il vecchio tribunale in piazza Fontana Grande letteralmente gremito, ieri sera. L’occasione era l’evento organizzato dall’ Ordine degli Avvocati di Viterbo che, anche quest’anno, ha partecipato con propri eventi al Festival Culturale Caffeina per parlare di legalità, giustizia e diritto di difesa.

Nell’aula di Corte d’Assise dello storico Tribunale viterbese si è tenuto un processo singolare: quello (simulato) a Gianciotto Malatesta per l’omicidio di Paolo e Francesca da Rimini. Tutti i ruoli sono stati ricoperti da avvocati, perfettamente calati nella parte, così come Massimiliano Siddi, pubblico ministero nella vita e anche ieri sera nella finzione. Una serata molto particolare e carica di pathos, - complice anche la storica struttura che ha visto processi illustri come quello per la strage di Portella della ginestra - perché a interpretare i ruoli dei due celebri amanti che Dante Alighieri inserisce nel girone dei Lussuriosi della Divina Commedia, c’erano i bravissimi Chiara Palumbo (attrice) nel ruolo di Francesca e l’avvocato Corrado Cocchi in quello di Paolo. La regia è stata affidata a Paolo Manganiello, che ha anche recitato il brano relativo a Paolo e Francesca della Divina Commedia. Gli avvocati chiamati a recitare erano Franco Rossi (difensore della parte civile) Claudia Polacchi (difensore dell’imputato), Luigi Sini (presidente della Giuria), Anna Paradiso (giudice a latere), Michele Mancini (Gianciotto), Lorenzo Lepri (servitore) mentre Maurizio Federici interpretava l’Ufficiale Giudiziario. Gli studenti del Liceo Scientifico Ruffini e del Liceo Classico Buratti avevano il difficile compito di interpretare la giuria popolare. 

Chiara Palumbo interpreta Francesca da Rimini
Chiara Palumbo interpreta Francesca da Rimini

«Come ogni giorno nelle aule di giustizia anche qui un uomo sarà chiamato a difendersi – ha spiegato Sini nell’introduzione – e un avvocato sarà al suo fianco per difenderlo. Il processo è questo, perché la Costituzione, prima ancora che regolare il potere dello stato di intervenire e giudicare, ha voluto riconoscere il diritto fondamentale a difendersi ed essere difeso. Piero Calamandrei, avvocato, giurista e professore universitario, membro della Costituente, parlando della scuola (ma il discorso vale per la "cosa pubblica" in generale), nel 1950 ricordava: "A questo deve servire la democrazia, permettere a ogni uomo di avere la sua parte di sole e di dignità. E non è cosa da poco; noi dobbiamo ricordarlo sempre e dobbiamo difendere questa meravigliosa conquista di libertà, ponendola al riparo da una parte dell’opinione pubblica che - dopo millenni - vorrebbe ancora sangue nelle arene"».

Corrado Cocchi interpreta Paolo Malatesta
Corrado Cocchi interpreta Paolo Malatesta

Ad alternarsi nel processo le versioni delle parti in causa: Francesca, morta per amore e anima persa nel rimpianto. Paolo, fratello del marito di Francesca e amante di quest’ultima, che sceglie di non costituirsi parte civile contro l’imputato perché sente “la colpa del tradimento contro il suo stesso sangue”. E infine Gianciotto, che giustifica il suo duplice omicidio per “ragioni di Stato”. Al termine dell’udienza i giurati si sono riuniti per deliberare e per decretare la sentenza: sette anni di carcere, contro i 25 chiesti dalla Pubblica accusa e l’assoluzione domandata dalla difesa. Gli applausi scoscianti del pubblico hanno salutato gli avvocati – attori e tutti i partecipanti.

Venerdì, alle ore 18, nella chiesa di Santa Maria della Salute di proprietà dell’Ordine degli Avvocati, un interessante incontro di psicologia forense dal titolo “Le trappole cognitive nei processi decisionali del giudice e nella testimonianza” con il pubblico ministero. Massimiliano Siddi e l’avvocato. Cataldo Intrieri del Foro di Roma. Verranno sviscerati i meccanismi inconsci, le suggestioni ed i pregiudizi che talvolta possono condizionare le decisioni del Giudice e la “prova principe” del processo, costituita dalla testimonianza.

La sera alle 21 sempre di venerdì 3 luglio presso la sala della Provincia si terrà un’esperienza sensoriale dal titolo “Linguaggio e musica, un viaggio attraverso le emozioni”: un percorso attraverso l'oratoria la dizione e la musicalità del linguaggio per comprendere come la parola possa diventare uno straordinario strumento di persuasione nell'argomentazione forense di e con l’avvocato Valerio Vancheri. Gli eventi sono stati organizzati in collaborazione con il Laboratorio Permanente Esame Controesame e Giusto Processo.

Mercoledì 1 luglio 2015

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