di Sabrina Mechella
Sequestro di persona, violenza sessuale, stalking e lesioni all’ex moglie. Queste le accuse nei confronti di un giovane di 26 anni, indagato dal’autorità giudiziaria e sottoposto a misura cautelare con divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima. A riferirlo Fabio Zampaglione, dirigente della squadra mobile di Viterbo, autorità alla quale la moglie del ragazzo si era rivolta dopo l’ultimo atto di una catena di violenze. Secondo quanto è emerso dalle indagini condotte dalla polizia viterbese l’indagato, di recente lasciato dalla donna, aveva iniziato a tenere comportamenti vessatori nei suoi confronti: insulti, minacce, pedinamenti, telefonate insistenti. Il tutto era precipitato quando la ragazza aveva iniziato una nuova relazione con un coetaneo: da quel momento i due ricevevano telefonate anonime con minacce di morte. La donna allontanandosi da casa e vedendo che l’ex marito non desisteva dalla condotta persecutoria, si era rivolta alla polizia chiedendo di avviare la procedura dell’ammonimento.
Nonostante questo avvertimento la settimana scorsa gli eventi sono precipitati. La donna è andata nella casa coniugale per prendere degli effetti personali e lì ha trovato l’ex marito. Lui, secondo il racconto della donna, dopo averla prima ingiuriata l’ha spinta sul letto picchiandola e tentando di violentarla. Un provvidenziale squillo di cellulare ha distratto il giovane consentendo alla ragazza di liberarsi e di correre alla questura di Viterbo. Dopo aver formalizzato la denuncia contro l’ex, è stata accompagnata dagli agenti al pronto soccorso, dove le sono state refertate lesioni per sei giorni.
Giovedì 10 aprile 2014
© Riproduzione riservata
1402 visualizzazioni