di Sabrina Mechella
L’assessore al turismo di Brescia, Mauro Parolini consegna il testimone del tour a Maria Rita de Alexandris, consigliere del Comune di Viterbo (Credits: Silvia Morara) |
«Felicissima del risultato, una vetrina importantissima per Viterbo». Maria Rita De Alexandris, consigliera comunale di maggioranza, commenta così la quattro giorni di Panorama d’Italia, manifestazione organizzata dal celebre settimanale, che si è conclusa sabato scorso. Quattro giorni in cui si sono avvicendati ospiti molto variegati nelle varie location viterbesi: dal ministro Franceschini al governatore Zingaretti, dalle eccellenze alle start up, da Vittorio Sgarbi a Dino Zoff e Mogol, da Chef Rubio ad Anna Tatangelo. La De Alexandris è stata l’ambasciatrice della città, andando a ritirare personalmente il testimone a Brescia l’11 ottobre scorso, tappa precedente del tour che tocca 10 città italiane, per portarlo nella sua Viterbo. A manifestazione conclusa si può trarre un bilancio sulle cose positive ma anche quelle sulle quali riflettere.
Consigliera, lei è stata molto presente nei vari appuntamenti viterbesi di Panorama d’Italia. Passione o dovere?
No, è stata una scelta libera, nel senso che si sono istaurati dei rapporti speciali con tutto lo staff di Panorama e mi ha fatto davvero piacere seguire, nell’ambito del possibile, gli eventi del programma.
Che impressione hanno avuto i giornalisti di Panorama dalla città di Viterbo?
Hanno trovato una città bellissima con tutte le sue criticità, prima tra tutte lo spettro della crisi economica che si vede nei negozi chiusi del centro. Ho accompagnato Sergio Luciano, giornalista della testata, a fare un giro nella Viterbo nascosta, tra i vicoli di S. Pellegrino e Pianoscarano, il mio quartiere. Volevo fargli vedere anche il museo dell’olio ma era chiuso, però abbiamo assistito alla molitura delle olive, una cosa che lui non aveva mai visto ed è stato molto bello. Loro sono convinti che la vicinanza con Roma ci abbia molto penalizzato e lo credo anche io.
Il direttore di Panorama Giorgio Mulé con Vittorio Sgarbi al Museo Civico di Viterbo (Credits: Silvia Morara) |
Ci sono state polemiche sui presunti compensi dati dal Comune agli ospiti intervenuti, tra cui Vittorio Sgarbi. Come stanno le cose?
Assolutamente falso, lo staff di Panorama ha scelto la location, gli ospiti e, anzi, ha pagato, come giusto del resto, l’occupazione del suolo pubblico e la Tarsu per l’immondizia in più prodotta durante la manifestazione. Sgarbi ha un contratto con Mondadori e dunque partecipa a ogni evento della casa editrice. La scelta della Tatangelo, che non è viterbese, è sempre stata una loro opportunità, tra l’altro si è rivelata un’ospite molto piacevole, così come Signorini.
Polemiche sterili?
Direi di sì, soprattutto se fatte non sapendo come stanno realmente le cose, ma tanto per farle. Quello che bisogna percepire da tutto questo è il fatto che per tre settimane Viterbo ha avuto pagine dedicate su uno dei settimanali nazionali più letti del Paese. E tutto ciò assolutamente gratis. Ovviamente tutto è perfettibile, ma da questa prima esperienza si sono istaurati rapporti che possono sviluppare collaborazioni future nel tempo molto preziose per la nostra città. Loro mi hanno confermato di aver trovato a Viterbo molte meno difficoltà di tipo pratico-burocratico rispetto ad altre città del tour. C’è da dire, per contro, che l’organizzazione di Panorama aveva contattato a suo tempo diverse organizzazioni viterbesi chiedendo una collaborazione ma molti hanno risposto picche, non capendo l’importanza dell’evento. Non si può fare polemica poi di non essere stati coinvolti, se prima non hai dato la tua disponibilità. Certe occasioni bisogna prenderle al volo.
Lo staff di Panorama ha portato via qualche souvenir della Tuscia?
Si, personalmente ho pensato che sarebbe stato carino da parte mia ringraziarli donando loro la Nellina (la crema di nocciole prodotta a Caprarola) e poi invece loro hanno acquistato alcune lattine di olio locale. Insomma la gastronomia del territorio alla fine è sempre il regalo più gradito!
Ci sono stati anche malumori per il fatto che il sito Visit Viterbo non sia aggiornato e che non abbia riportato l’appuntamento di Panorama.
È una di quelle cose che vanno risolte, così come credo che in generale vadano potenziate la comunicazione, le strutture della città e bisogna dare spazio alle idee. Il mondo va avanti e noi viterbesi ci dobbiamo adeguare. Questa vetrina offerta da Panorama ci ha dato il modo di riflettere sulle nostre mancanze. Io ho chiesto loro di non “abbandonarci” e di organizzare ancora insieme altri eventi. È lecito pensare in una nuova collaborazione nell’ambito di Caffeina Festival, che loro conoscono e che apprezzano molto e poi, ovviamente, in un’attenzione particolare da parte loro per l’evento più importante della città, parlo del Trasporto della Macchina di S. Rosa. Insomma, io sono molto soddisfatta del risultato e spero che sia l’inizio del riscatto di Viterbo.
Martedì 28 ottobre 2014
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