Redazione Online
Scomparsa di Beno Salvatori, di seguito il ricordo del sindaco di Viterbo.
Di Beno ho conosciuto più il lato umano che quello politico. Seppur consigliere comunale dal 1990 al 1995, i miei rapporti con lui si sono rafforzati più fuori dalla politica, nella quotidianità, nella vita di tutti i giorni. Questo anche per la parentela indiretta con mia moglie. É capitato più volte di trovarci in occasioni informali. Ho sempre avuto l'impressione che oltre a essere un uomo politico, fosse anche una persona molto sincera e ironica. Sì, ironica. Molto spesso ironizzava sui politici viterbesi che in quel tempo rappresentavano i massimi livelli istituzionali, dal Comune alla Regione. E questo avveniva sempre con rispetto e senza rancore. Un'ironia spesso al di sopra delle righe. Forse anche per questo suo poco scarso conformismo verso la politica di quel tempo non ha mai raggiunto i massimi livelli, come invece hanno fatto altri suoi colleghi.
Come qualcuno ha detto, era un po' eccentrico, anche per il suo modo di vestire. E tutto questo faceva di lui un personaggio. Era indubbiamente un uomo di sinistra, anche per la sua storia familiare. Non cadeva mai nella demagogia politica. Beno Salvatori è stato un uomo molto apprezzato, sia a Viterbo, quanto a Tuscania, anche per la sua apertura mentale verso il confronto e verso il dialogo con gli altri. Si perde con lui una persona positiva, sempre pronta alla battuta, senza mai infierire sull'avversario. Ai figli e a tutta la famiglia vanno le mie più sentite condoglianze e quelle di tutta la città, in particolare di tutti quei viterbesi che lo hanno conosciuto e a cui lui ha dedicato il suo tempo.
Lunedì 31 marzo 2014
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