"La giustizia in movimento" al San Carlo di Viterbo interviene il ministro Orlando

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Viterbo | Venerdì 11 novembre

"La giustizia in movimento" al San Carlo
di Viterbo interviene il ministro Orlando

La tavola rotonda sulle riforme della giustizia approvate in questa legislatura alla luce della loro applicazione giurisprudenziale. Modera Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera dei deputati

Redazione Online

Donatella Ferranti
Donatella Ferranti

Venerdì 11 novembre, dalle ore 15 alle 19 nell’Aula Magna del Complesso del san Carlo a Viterbo (in via San Carlo 32), si svolgerà una tavola rotonda sulle riforme della giustizia approvate in questa legislatura alla luce della loro applicazione giurisprudenziale. Il convegno, promosso dall’Università degli studi della Tuscia, dall’Ordine degli avvocati di Viterbo e dall’associazione Qualegiustizia-Centro studi giuridici, sarà concluso dall’intervento del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Alla tavola rotonda, moderata dalla presidente della commissione Giustizia della Camera dei deputati Donatella Ferranti, partecipano il primo presidente della Corte di cassazione Giovanni Canzio e il consigliere della Corte di cassazione Alberto Giusti, il presidente del tribunale di Viterbo Maria Rosaria Covelli e il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Viterbo Paolo Auriemma, l’avvocato e componente del Consiglio nazionale forense Davide Calabrò, i docenti universitari Luca Luparia e Carlo Sotis. I lavori, aperti dal saluto del rettore dell’Università degli studi della Tuscia, Alessandro Ruggieri, saranno introdotti dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Viterbo Luigi Sini.

“Nell’attuale legislatura – spiega Donatella Ferranti – la giustizia ha giocato e sta giocando un ruolo centrale nell’attività legislativa del Parlamento, alimentando un percorso riformatore intenso e dai tratti fortemente innovativi. Sono state approvate leggi importanti nella direzione di una giustizia di qualità, celere, efficiente e al servizio dei cittadini, dunque ci è sembrato opportuno un confronto e una riflessione con professori, avvocati e magistrati per verificarne tenuta e portata dal punto di vista delle prime applicazioni giurisprudenziali e dell’elaborazione dottrinale”.

Mercoledì 9 novembre 2016

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