Il convento agostiniano della Trinità in un programma della tv giapponese

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Viterbo | ecco il video

Il convento agostiniano della Trinità
in un programma della tv giapponese

Una notizia sconosciuta fino a ieri, quando padre Mario Mattei è tornato in possesso di un cd con la registrazione di un programma televisivo del Sol Levante sul Rinascimento girato a Roma, Viterbo e Firenze e andato in onda nel 2011

di Sabrina Mechella

Padre Mario Mattei nel video giapponese
Padre Mario Mattei nel video giapponese

Il convento della Trinità di Viterbo sulla tv giapponese. Una notizia sconosciuta fino a ieri, quando padre Mario Mattei è tornato in possesso di un cd con la registrazione di un programma televisivo del Sol Levante sul Rinascimento girato a Roma, Viterbo e Firenze e andato in onda nel 2011.

Video http://viterbo.reteluna.it/it/index.php?page=video& id=15

Nel video padre Mattei, doppiato in giapponese, fa da Cicerone e accompagna il giornalista nel grande refettorio, caratterizzato da affreschi sulle pareti del ′600 che raffigurano personaggi agostiniani e dal grande dipinto del 1560 in fondo alla sala, che rappresenta l’Ultima cena, straordinariamente simile a quello di Leonardo Da Vinci. Padre Mario si sofferma sul dipinto di Egidio da Viterbo, umanista, filosofo e cardinale italiano vissuto tra il ‘400 e il ‘500 appartenente all'Ordine degli Agostiniani, ordine cui appartengono i frati del complesso viterbese.

Il complesso agostiniano della Santissima Trinità di Viterbo
Il complesso agostiniano della Santissima Trinità di Viterbo

«All’epoca fui contattato da una giornalista italiana che lavorava per una tv giapponese – ricorda padre Mattei – per chiedermi se potevano realizzare un filmato nel convento. I giapponesi sono molto amanti del periodo rinascimentale italiano e volevano realizzare uno speciale che toccasse i luoghi più significativi di questo periodo come Roma e Firenze e volevano anche fare tappa a Viterbo. Li accompagnai nel giro e, qualche tempo dopo, la televisione mi spedì il cd contenente l’intera trasmissione della durata di un’ora e mezza. Chiesi a un mio amico marchigiano che si intende di computer se poteva estrapolarmi il pezzo che riguardava Viterbo ma il tempo passò e il cd rimase nel cassetto. La scorsa settimana mi sono recato a Recanati e ho chiesto a questo mio amico se poteva realizzarmi l’estratto e, una volta fatto, l’ho pubblicato sulla mia pagina facebook».

Il convento annesso alla chiesa della Trinità è un tesoro nascosto guidato dal priore padre Mario Mattei (storico agostiniano) riminese che, prima di stabilirsi a Viterbo, è stato per cinque anni custode della Cappella Sistina. Il chiostro è davvero meraviglioso: un quadrato circondato da colonne di peperino realizzate dallo scultore viterbese Pier Domenico Ricciarelli con pitture del 1600 che ritraggono la vita di S. Agostino, opera di Marzio Ganassini e Giacomo Cordelli. Prima dell’avvento di padre Mario il destino del convento, rimasto senza frati, era appeso a un filo: la Curia aveva affidato proprio al priore il compito di valorizzarlo e lui ci è riuscito. Adesso la struttura è diventata uno studentato in cui soggiornano undici religiosi.

Ma il vero gioiello del convento, che non è possibile però visitare, è la biblioteca che ospita la raccolta delle opere agostiniane dei tutti i conventi italiani: 70mila volumi antichissimi, che vengono schedati e archiviati da quattro laureati della facoltà di Beni culturali dell’Università della Tuscia. In questo materiale che padre Mario ha ricevuto nel tempo ci sono anche degli scatoloni contenenti lastre fotografiche risalenti agli ultimi anni dell’′800, primi ′900, scattate da un frate agostiniano amante dei paesaggi, un pezzo di storia non solo del nostro paese, ma anche della fotografia.

Normalmente il complesso non è aperto ai visitatori e quindi è comprensibile il grande afflusso dei visitatori che hanno approfittato delle Giornate del Fai di primavera di sabato 21 e domenica 22 marzo, in occasione delle quali il convento ha aperto eccezionalmente le porte. Per chi ha perso l’occasione di vedere dal vivo questo capolavoro dell’arte e della cultura italiana potrà rifarsi, almeno virtualmente, guardando il video integrale della trasmissione giapponese che sarà pubblicato sulla piattaforma Youtube nei prossimi giorni.

Martedì 21 aprile 2015

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