Redazione Online
«La Provincia di Viterbo ha espresso la propria contrarietà al conferimento presso gli impianti viterbesi dei rifiuti della discarica di Cupinoro, chiusa dal primo febbraio. Il nostro territorio non può essere utilizzato come pattumiera ogni volta che ai propri confini si verificano situazione d’emergenza». Il vicepresidente con delega all’Ambiente Paolo Equitani è reduce da un incontro presso la Regione Lazio con l’assessore regionale all’Ambiente Michele Civita, al quale hanno partecipato anche il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, i consiglieri regionali Enrico Panunzi, Daniele Sabatini e Riccardo Valentini.
Dal primo febbraio la discarica di Cupinoro, situata nel territorio del Comune di Bracciano, non sarà più operativa e si renderà quindi necessario allocare altrove i rifiuti dei venticinque comuni che conferivano nel sito in questione. Non è ancora chiaro quali e quanti dei venticinque Comuni dovranno trasferire i propri rifiuti negli impianti viterbesi, sarà deciso nelle prossime ore. «All’assessore Civita – spiega Equitani – abbiamo comunicato che siamo contrari al conferimento dei rifiuti di Cupinoro nel nostro territorio, in particolare nella discarica di Monterazzano, e che dovrà trattarsi di una soluzione temporanea, limitata ad un ristrettissimo arco di tempo. Il tempo minimo indispensabile per trovare altre soluzioni».
A Equitani si associa anche il sindaco Leonardo Michelini, che afferma: «La soluzione della discarica di Monterazzano non può essere la risposta alle disfunzioni di un piano regionale dei rifiuti che, prima di tutto, dovrebbe riconoscere una premialità per chi ha adottato il sistema di raccolta differenziata. Nella provincia di Viterbo, i comuni che già hanno attivato tale sistema hanno ridotto il 40 e in molti casi il 50% i quantitativi dei conferimenti in discarica, consentendo con ciò una maggiore durata della stessa.
Ora, come ci ha illustrato l'assessore all'Ambiente Civita – continua Michelini– attendiamo che la Regione Lazio ci invii il piano con riportate nel dettaglio le situazioni di emergenza rifiuti, per poi valutare, anche insieme alla Provincia, la possibilità di un eventuale utilizzo dell'impianto di Casale Bussi per il solo trattamento degli stessi. Tutto ciò sempre nei limiti dei quantitativi consentiti e per un periodo di tempo molto ristretto. Ribadisco la contrarietà del Comune di Viterbo a soluzioni che prevedono l'utilizzo della discarica di servizio di Monterazzano. Soluzione questa, prevista oggi come unica dal piano regionale dei rifiuti del 2012, motivata soltanto dalla prossimità dei comuni della provincia di Roma con la provincia di Viterbo e, quindi, con la discarica di Monterazzano»
«L’autosufficienza di Viterbo non può essere presa a pretesto per scaricare sulla nostra provincia le difficoltà degli altri territori - aggiunge Equitani. Già ci facciamo carico con fatica dei rifiuti di Rieti sopperendo all’assenza di impianti nella provincia confinante, ci siamo dovuti anche sobbarcare parte dei rifiuti di Roma e provincia per venire incontro ai problemi della Capitale, adesso anche il disagio causato dalla chiusura della discarica di Cupinoro viene riversato sul nostro territorio.
Siamo quindi disponibili a venire incontro ai Comuni interessati soltanto per i primi giorni, evitando che la chiusura del sito possa creare difficoltà ai cittadini dell’hinterland braccianese, ma abbiamo invitato la Regione a ricercare da subito altre e diverse soluzioni. Non possiamo permetterci di ridurre le potenzialità della discarica di Monterazzano già sufficientemente compromesse dal conferimento di tutti i rifiuti reatini. Appesantire ulteriormente la discarica - conclude Equitani – con rifiuti di altre zone è una prospettiva che non possiamo assolutamente permetterci e che contrasteremo con ogni mezzo».
Giovedì 30 gennaio 2014
Ultima modifica:
venerdì 31 gennaio 2014
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