Redazione Online
“Fallo ammazzare, ma che c... ci interessa”. A dare l'ordine di uccidere è il boss di Cosa nostra della provincia di Siracusa, Salvatore Giuliano a un altro boss di spicco, Giuseppe Vizzini, e l'obiettivo è Paolo Borrometi, direttore del sito d'inchiesta LaSpia.it, collaboratore dell'Agi e presidente di Articolo 21.
Per queste minacce oggi sono stati arrestati i due boss e altre due persone in un’operazione ordinata dal gip di Catania, Giuliana Sammartino.
Venerdi prossimo, 13 aprile, il giornalista Paolo Borrometi, che da anni vive sotto scorta per le sue inchieste contro la mafia, sarà a Civita Castellana per parlare con gli studenti. L’incontro, con inizio alle 9.30 nella sala conferenze del museo del centro commerciale Piazza Marcantoni, avrà come tema “Lotta all’illegalità, quando il mondo dell’informazione è in prima linea” e si svolgerà dopo la proiezione del film “Fortapàsc” di Marco Risi che racconta la storia di Giancarlo Siani, il giovane collaboratore del quotidiano Il Mattino ucciso a Napoli nel 1985 dalla camorra. Due incontri di impatto, in un Paese come il nostro in cui la criminalità è caratterizzata soprattutto dall’esistenza di associazioni a delinquere di stampo mafioso e da una corruzione ormai considerata “sistemica”. Due aspetti peculiari che chiamano in causa il concetto di legalità con declinazioni diverse ma strettamente legate. Ma ce n’è un terzo, ancora sottovalutato: quanto è forte il concetto di legalità nella vita di tutti i giorni dei cittadini? È difficile oggi essere legali?
Martedì 10 aprile 2018
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