Redazione Online
«Il Protocollo di Milano approda al Parlamento Europeo, presentato alla Commissione Agricoltura su indicazione di Paolo De Castro, relatore permanente per Expo 2015, in occasione del semestre di presidenza italiana». A renderlo noto è Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale e Premio Nobel 2007 per le sue attività all'interno dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che ne ha relazionato i contenuti.
«Una grande opportunità per parlare di cose concrete – ha detto Valentini, autore del Protocollo di Milano promosso dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition (Bcfn) – Una grande opportunità per l’Italia e l’Europa di lasciare un segno sul futuro dell’agricoltura nel mondo. Da una parte il bisogno di cibo, dall’altra la perdita di biodiversità e l’impatto dei cambiamenti climatici. Una miscela esplosiva per tutto il Pianeta».
Abbattimento del 50% entro il 2020 dell'impressionante cifra di 1.3 miliardi di tonnellate di cibo sprecato nel mondo attraverso campagne mirate ad accrescere la consapevolezza del fenomeno e accordi di lungo termine che coinvolgano l'intera catena alimentare a partire dalla filiera agricola; attuazione di riforme agrarie e lotta alla speculazione finanziaria, con limitazioni all'utilizzo di biocarburanti a base alimentare; lotta all'obesità, con il richiamo all'importanza dell'educazione alimentare sin da bambini e alla promozione di stili di vita sani. Questi i principali obiettivi del Protocollo presentato da Valentini alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo.
«Uno dei ruoli più importanti di Expo 2015 – prosegue il capogruppo di Per il Lazio – è appunto quello di riflettere sul futuro agroalimentare del Pianeta. Per questo motivo proponiamo il Protocollo di Milano, e lo facciamo come società civile puntando ad approvarlo durante l’Esposizione Universale, impegnando così i governi a delle scelte precise. Oltre allo spreco, il Protocollo prevede inoltre impegni precisi anche in merito alla speculazione finanziaria del cibo con l’obiettivo di ridurre i volumi di scambio delle commodities agricole e di trovare un modo per calmierare i prezzi. Altro grande tema è la nutrizione. Aumentare la produzione agricola non significa necessariamente aumentare la nutrizione. Dobbiamo stare attenti a quello che ci fa veramente bene, a quello che aiuta veramente la nutrizione umana. E su questo fronte, il Protocollo investe sulla ricerca scientifica e l’educazione al cibo. Ed Expo 2015 – conclude Riccardo Valentini – sarà il luogo dove affronteremo questi temi con gli altri Paesi del mondo» #riccardovalentini
Lunedì 10 novembre 2014
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