Redazione Online
Come noto nella compilazione del nuovo Isee, insieme a tante altre richieste a volte di difficile interpretazione, c’è quella della giacenza media del conto corrente bancario o postale.
Con la tecnologia odierna ed i programmi avanzati che alcuni istituti di credito vantano dovrebbe essere semplicissimo per loro fornire agli utenti tale informazione.
Invece le banche, quando gli si chiede la giacenza media, consegnano al cliente quattro estratti conto trimestrali di una ventina di pagine l’uno. Ottanta pagine di informazioni che vengono portate ai Caf per compilare il modulo. Al Caf al limite servirebbero quattro numeri che sommati e divisi forniscano l’importo che necessita.
In più molti istituti, per comunicare tale notizia, pretendono compensi che arrivano anche a decine di euro.
Specialmente i meno abbienti, che non avrebbero aperto il conto in banca se non vi fossero stati costretti per l’accredito della pensione, ne stanno subendo spiacevoli conseguenze; così come anche i Caf per l’ulteriore lavoro che ne deriva.
Si chiede all’autorità competente di intervenire perché gli istituti forniscano un servizio più trasparente, più semplice, completo e non oneroso.
Mercoledì 15 aprile 2015
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