Viterbo | altri dieci si sono salvati
Ad allertare i Vigili del Fuoco di Viterbo dei passanti. Era un'abitazione di fortuna di due senzatetto, al momento dell'incendio assenti. Adesso i due accusano i rom che stanno là vicino di aver appiccato il fuoco
di Sabrina Mechella
Otto cani morti in un incendio in una magazzino a Porta Faul, un’altra decina si sono salvati. Una scena orribile quella apparsa ai pompieri quando, oggi pomeriggio, sono stati allertati da una telefonata dei passanti che avevano visto la colonna di fumo, avvisando che dentro quel magazzino c’erano dei cani. I vigili del fuoco sono accorsi nelle grotte adiacenti al fosso di Porta Faul, di proprietà di alcuni privati, un luogo impervio e nascosto, dove vivono alcuni rom e dei senzatetto. In una di queste abitazioni di fortuna vive una signora di origine tedesca e suo marito, entrambi senza fissa dimora, in uno stato di totale degrado e miseria assieme ai loro numerosi cani. I due clochard oggi pomeriggio erano assenti ed è stato allora che la grotta con dentro tutte le loro cose, materassi e mobili, ha preso fuoco.
All’interno, nei carrellini della spesa a fungere da cuccia, probabilmente legati per non farli fuggire, i loro cuccioli, che non hanno avuto scampo. Gli altri, che si trovavano all’esterno della stanza, si sono salvati. «All’inizio quando abbiamo visto la carcassa più grande, pensavamo fosse una persona – raccontano i pompieri – poi invece abbiamo costatato che si trattava di un pastore tedesco carbonizzato. Gli altri corpicini erano ridotti a batuffoli». La donna, visibilmente sconvolta, circondata dai cagnolini supersiti e dagli oggetti salvati dal rogo, ha accusato apertamente i rom che vivono accanto a lei di averle rubato tutto e di aver poi appiccato il fuoco per cacciarli via da lì: «Sono stati loro – ha gridato – ci hanno portato via tutto e adesso i miei cani sono morti: dove andremo a vivere? I servizi sociali sanno bene come viviamo, sono venuti qui già otto anni fa, promesse su promesse ed eccoci qui. Siamo invisibili, non importa a nessuno di noi. Domani se tornate qua troverete il mio cadavere e quello di mio marito, che è cardiopatico. Anche voi che siete qui a scattare le foto, non potete aiutarci».
Sul posto sono intervenuti anche i veterinari della Asl Vt3 Claudio Della Porta e Luigi Gentile che, a quanto pare, sanno che la donna tiene molto ai suoi cani, tanto da averli tutti microchippati e vaccinati. «Domani verremo a prendere le carcasse degli animali morti – hanno dichiarato - e poi decideremo il da farsi rispetto a quelli sopravvissuti».
Giovedì 25 settembre 2014