Viterbo | verso il 3 settembre
Il percorso straordinario in via Marconi, Fiore del Cielo tutta nuova con luci potenziate, acqua a circuito chiuso, colore bianco cromatico, targhe di Unesco e Sodalizio sulla base. E dopo la promozione sui media romani l'evento debutta sui social
di Sabrina Mechella
Da sinistra: Vincenzo Fiorillo, Contaldo Cesarini, Sandro Rossi, Massimo Mecarini, Leonardo MIchelini, Antonio Delli Iaconi |
S. Rosa: un Trasporto speciale degno dell’Unesco. Si sintetizza così – se si può sintetizzare l’evento più importante di Viterbo – il contenuto della lunga conferenza stampa tenutasi stamani a Palazzo dei Priori, dopo la trasferta romana in via Frattina di ieri in cui l’evento del 3 settembre 2014 è stato presentato ai media nazionali.
Presenti anche oggi tutti gli attori principali del Trasporto: il sindaco Leonardo Michelini, il presidente della Provincia Marcello Meroi, l’assessore alla Cultura Antonio Delli Iaconi, Giacomo Barelli, assessore alle Attività produttive, Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei facchini, Sandro Rossi, capofacchino, Contaldo Cesarini e Vincenzo Fiorillo, assemblatori di Fiore del Cielo, la costruzione che quest’anno si presenta al pubblico completamente rivisitata per il Trasporto dedicato alla recente nomina Unesco.
E si parte proprio da qui, appunto, dalle migliorie che sono state apportate alla Macchina:
«Intanto sarà molto più luminosa - spiega Fiorillo, che prende la parola al posto di Contaldo, bloccato da un groppo in gola dovuto alla consueta emozione – saranno poi posizionati sul basamento gli stemmi di Unesco e Sodalizio. Nei mascheroni che raffigurano i leoni saranno inseriti dei tubi in plexiglass nei quali scorrerà dell’acqua a circuito chiuso. Il colore sarà di un bianco cromatico, che farà risaltare ancora di più la struttura. Saranno apposte delle targhe Unesco ad ogni fermata del percorso della Macchina, che saranno inaugurate il 1° settembre». Ma la novità più clamorosa è quella dell’ampliamento del percorso, come spiegano prima Mecarini, poi Rossi:
«Voglio rassicurare quella persona che non me la sono presa per la sua frase, ognuno è libero di esprimere la sua opinione – esordisce il presidente del Sodalizio, non specificando a chi si riferisca di preciso -. Il contributo delle cene andrà al rifacimento del tetto delle Clarisse del convento di S. Rosa e alle altre associazioni che seguiamo. Dedichiamo la girata a piazza del Teatro a Mario Prosperoni, medico storico del Sodalizio, a Giuseppe Muti, Guglielmo Riccardi, Luca Brancadoro e Paolo Aquilani, un ragazzo che avrebbe voluto diventare uno di noi. L’idea della madrina è ancora in piedi – aggiunge Mecarini – ci stiamo lavorando».
«L’idea dell’allungamento del percorso ci è venuta osservando una foto risalente al 1958 – spiega Rossi – dove ci sono dei facchini che fanno delle vere e proprie corde umane in un tratto del percorso. In realtà il passaggio della Macchina di Santa Rosa su via Marconi ha un precedente e risale al 1952. Era la Macchina ideata da Rodolfo Salcini, la prima ad essere trasportata dopo il termine della seconda guerra mondiale. La Macchina quest’anno quindi, una volta arrivata a piazza del Teatro, invece di proseguire come il solito sulla salita che porta alla casa di S. Rosa, proseguirà per via Marconi per fermarsi in piazza della Repubblica davanti al monumento ai facchini di Paternesi. Il tratto straordinario in via Marconi lo dedichiamo a tutti i viterbesi, mentre la girata in piazza della Repubblica sarà dedicata a Marcello Sensi – aggiunge con commozione Rossi - una guida espertissima, per noi facchini un fratello: se siamo qui lo dobbiamo a lui. Una volta girata la Macchina tornerà indietro per rifare il percorso all’inverso e riprendere la corsa in salita finale. Ai facchini abbiamo chiesto di non fare tardi la sera e non stressarsi perché questi 400 metri ulteriori con un dislivello progressivo di 5 metri causeranno loro molta fatica in più». Un trasporto, quello del 2014, che mira a un pubblico più ampio, come sottolineato da Michelini, Meroi e Delli Iaconi:
«S. Rosa ha un fascino innegabile che ci portiamo appresso – afferma il primo cittadino – la Macchina è il simbolo in cui tutta la città si riconosce, al di là del ceto sociale. Il fatto che Nicola Zingaretti abbia detto ieri a Viterbo che porterà la Macchina a Milano Expo 2015 come simbolo della Regione Lazio ci riempie di orgoglio, perché questa città merita di più».
«A Viterbo arriverà una delegazione di cinesi - svela l’assessore alla Cultura - con i quali è previsto un incontro con sindaco e autorità per firmare un protocollo di intesa tra i due paesi pensare a un eventuale gemellaggio tra le città».
«La Manifestazione deve mantenere i suoi caratteri originali – aggiunge Meroi – religiosità, tradizione, storia e cultura. Per promuoverla oltre i nostri confini è necessario però che a Viterbo il 3 settembre siano invitati protagonisti del gossip piuttosto che politici, gli unici capaci di provocare un ritorno di immagine sui media nazionali».
E il sindaco, rispondendo indirettamente all’esternazione della consigliera Chiara Frontini, la quale auspicava meno vip a Palazzo dei Priori ma la presenza dei bimbi delle case famiglia replica: «Dobbiamo cercare di ospitare presenze che possano pubblicizzare l’evento, i ragazzi comunque potranno assistere al Trasporto dal palazzo in via Marconi nella sede della scuola primaria “le Monachelle”».
Il Trasporto quest’anno sarà anche sui social network come spiega Barelli: «È online il sito www.macchinasatarosa.it, inoltre scaricando la app per smartphone visitviterbo si potrà accedere a tutte le notizie sulla città».
Giovedì 28 agosto 2014