Viterbo | prossimo appuntamento 1 luglio sala regia
Le proposte del capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale lanciate nell'ambito della manifestazione culturale: “Le Grandi Vie della Tuscia” in vista di Expo 2015 e la creazione dei Centri di trasformazione di comunità
Expo 2015 al Festival Caffeina Cultura. Un progetto per lo sviluppo della Tuscia. A parlarne è Riccardo Valentini, capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale. Appuntamento domani (1° luglio) alle ore 18.30 presso la Sala Regia del Comune di Viterbo (Palazzo dei Priori, Piazza del Plebiscito). Assieme a Valentini, Giovanni Bastianelli (direttore dell'Agenzia regionale del Turismo), Giacomo Barelli (assessore allo sviluppo economico del Comune di Viterbo) e Stefano De Angeli (Progetto Grandi Vie della Tuscia). Modera l’incontro il giornalista Daniele Camilli. «Sarà l’occasione – spiega Riccardo Valentini – per presentare il progetto “Le Grandi Vie della Tuscia” che caratterizzerà tutto il territorio Viterbese. Il patrimonio archeologico come volano di sviluppo, le grandi vie storiche della Tuscia come attrattore turistico. Un’idea di sviluppo coerente che punta ad investire su sostenibilità, valorizzazione della ricchezza culturale e turistica, qualità ed eccellenze del nostro territorio».
Intanto Valentini all’incontro Festival Caffeina Cultura dal titolo “L’agricoltura familiare e contadina: oltre ogni confine” di venerdi scorso allo Slow Food Village ha lanciato la proposta della creazione dei Centri di trasformazione di comunità. Aree dove tutti i produttori agricoli, in forma singola o associata, possano portare i propri prodotti per fare una trasformazione di qualità, abbattere i costi di produzione e competere sui mercati. «Non è possibile – ha spiegato Valentini – che gli imprenditori agricoli della nostra provincia debbano portare i loro prodotti in Toscana, In Emilia o in Piemonte per la trasformazione. Penso alla pasta, e noi siamo la provincia più importante del Lazio per produzione di frumento, oppure al latte o alle conserve. Ma gli esempi potrebbero essere tanti. Dobbiamo trasformare sul nostro territorio. E con i Centri di Trasformazione di comunità si possono abbattere i costi di produzione, condividere le spese per le certificazioni sanitarie, liberare risorse per competere sui mercati e creare nuova occupazione. A partire dalla nostra qualità, dalle nostre eccellenze, in sinergia con il territorio e le sue ricchezze.
La nostra agricoltura – sottolinea Valentini – deve poter ottenere un giusto prezzo per quello che produce e produrre reddito per tutti, reddito per i giovani che decidono di crearsi un futuro investendo in questo importantissimo settore. Pastifici di comunità, conservifici di comunità, centri – conclude Riccardo Valentini – capaci di fornire a tutti un servizio di trasformazione. Una sfida che porterò al Consiglio regionale, una sfida dove poter investire anche i nuovi fondi europei: per l’agricoltura, il nostro futuro e quello delle nuove generazioni».
Lunedì 30 giugno 2014