Viterbo | la velocità più alta mai registrata dalle pattuglie locali
L'uomo ha provato in tutti i modi a giustificarsi per evitare le pesanti sanzioni previste dal Codice della Strada, fino a sostenere di dover raggiungere un paziente a Vetralla per un’imprevista emergenza
Sorpreso sulla Superstrada Orte-Viterbo a 210 chilometri orari. È quanto accaduto pochi giorni fa. Gli agenti, increduli, hanno faticato non poco per far rallentare l’auto lanciata a folle velocità e contestare al conducente la violazione senza mettere in pericolo l’incolumità degli altri utenti. Si tratta, peraltro, della velocità più alta che sia stata mai registrata dalla Polizia Stradale di Viterbo con un’apparecchiatura elettronica. A bordo un medico di 50 anni, residente a Roma, nel viterbese per motivi di lavoro.
Quando i poliziotti gli hanno contestato che l’andatura a cui stava procedendo era di ben 110 km/h oltre il limite di velocità previsto sulla superstrada, l’uomo ha provato in tutti i modi a giustificarsi per evitare le pesanti sanzioni previste dal Codice della Strada, fino a sostenere di dover raggiungere un paziente a Vetralla per un’imprevista emergenza.
Quando, però, gli è stato fatto notare che stava viaggiando in direzione esattamente opposta a quella necessaria per raggiungere quella località, allora il medico si è arreso all’evidenza dei fatti ed ha accettato il verbale. Pesantissime le sanzioni: 821 euro da pagare e patente sospesa per almeno 6 mesi (oltre alla decurtazione di 10 punti). Il Comandante Federico Zaccaria fa notare come in questo periodo la Polizia Stradale stia intensificando le attività di controllo basate sull’impiego di apparecchiature elettroniche.
In particolare, oltre ad autovelox e telelaser, le pattuglie della stradale da qualche mese sono dotate di particolari sistemi di bordo che consentono, tramite un moderno software, di leggere in movimento le targhe dei veicoli, verificando così, in tempo reale, se questi sono in regola con la revisione e, soprattutto, che non siano provento di furto.
Venerdì 30 maggio 2014