Viterbo | con rito abbreviato

Rapina al Lidl di Viterbo, condannati

Narducci e Paglia a sei e cinque anni

Questa la sentenza emessa oggi pomeriggio nel tribunale di Viterbo. I due si erano presentati alla cassa armati di pistole, due carabinieri in borghese sventarono il colpo

di Sabrina Mechella

Da sinistra: Gianluca Dell'Agnello, Rosario Paolini, Giuseppe Favilla e Leonardo Michelini durante la cerimonia di riconoscimento da parte della città
Da sinistra: Gianluca Dell'Agnello, Rosario Paolini, Giuseppe Favilla e Leonardo Michelini durante la cerimonia di riconoscimento da parte della città

Rapina al Lidl di Viterbo, condanna a sei anni per Antonio Narducci e a 5 anni e 8 mesi per Roberto Paglia. Questa la sentenza emessa oggi pomeriggio nel tribunale di Viterbo dal collegio dei giudici Eugenio Turco, Silvia Mattei e Rita Cialoni, che hanno in sostanza accolto le richieste del pm Stefano D’Arma nel processo svolto con rito abbreviato. La vicenda risale al 22 febbraio scorso quando i due pregiudicati romani di 31 e 51 anni (difesi dai legali Giovanni Tedesco e Michele Monaco del Foro di Roma), irruppero nel supermercato del quartiere viterbese Barco e, armi in pugno (una pistola giocattolo e una vera si è poi appurato in seguito) minacciarono la cassiera puntandole la pistola alla tempia per farsi dare il denaro. I due erano a volto scoperto e terrorizzarono la clientela che quell’ora stava ultimando gli acquisti per il weekend.

Due carabinieri in borghese, il brigadiere Rosario Paolini e il vice brigadiere Giuseppe Favilla che si trovavano sul posto per motivi privati, si accorsero di quanto stava accadendo e intervennero con straordinaria freddezza, fermandoli e poi immobilizzandoli a terra. Narducci e Paglia furono poi arrestati e condotti nel carcere viterbese Mammagialla. Il 26 marzo il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini ha assegnato ai due militari un riconoscimento ufficiale, proprio per l’azione coraggiosa condotta in quel contesto da parte dell’intera città. Oggi la sentenza di condanna per i due rapinatori, ai quali il collegio ha rifiutato la richiesta di scontare la pena ai domiciliari, visti i precedenti penali.

Martedì 6 maggio 2014