Viterbo | una proposta del consigliere mario quintarelli
Sempre più genitori non affidatari vivono il maggiore disagio economico. Il documento approvato all'unanimità da tutti i gruppi consiliari chiede alla Regione Lazio nuovi criteri di assegnazione per l'edilizia pubblica a favore dei soggetti deboli
di Sabrina Mechella
Nel film "Gli equilibristi" Valerio Mastrandrea finisce a dormire in macchina a causa della separazione con l'ex coniuge |
Nel film di Ivano De Matteo "Gli equilibristi", l'attore Valerio Mastrandrea interpreta un padre separato che finisce a dormire in macchina e a mangiare alla mensa di Sant'Egidio perché, pur avendo un lavoro, non riesce a pagare i conti della propria famiglia. Un problema che affligge milioni di ex coniugi, aggravato dalla crisi economica, che rappresenta una vera e propria piaga sociale. Anche il Comune di Viterbo ha preso atto della situazione, mettendo all'ordine del giorno la richiesta alla Regione Lazio, per modificare i criteri di assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, al fine di prevedere agevolazioni a favore dei padri, o comunque dei genitori che, a seguito della separazione, vengano a trovarsi in condizioni di disagio economico; un modo per garantire loro un sostegno, anche temporaneo, che consenta il superamento della crisi, nonché la salvaguardia dei rapporti affettivi ed educativi.
Questo quanto stabilito nel documento approvato all'unanimità da tutti i gruppi consiliari durante una delle ultime sedute di Consiglio Comunale - si legge nella nota inviata da Palazzo dei Priori - e seguito con particolare attenzione dal consigliere Mario Quintarelli, fin dal momento della proposta.
«La separazione delle coppie con figli genera non solo il turbamento degli equilibri psicologici ed affettivi – si legge nel documento – ma determina anche una modifica dell'assetto economico dei soggetti coinvolti che, nel nuovo status di single, devono affrontare maggiori oneri finanziari non distribuiti su risorse condivise. I genitori non affidatari, solitamente i padri, vivono il maggiore disagio economico dovuto al fatto che, oltre a garantire il mantenimento dei figli e/o del coniuge, devono contestualmente lasciare la dimora familiare e trovare un nuovo alloggio. Inoltre – si legge ancora nell'ordine del giorno sottoscritto dal consiglio comunale di Palazzo dei Priori – i canoni di locazione reperiti sul libero mercato sono notoriamente elevati e potrebbero rappresentare un impegno troppo oneroso da sostenere, specialmente nell'immediatezza del provvedimento di separazione». Il documento recentemente approvato fa inoltre riferimento al Comune di Roma e all'iniziativa di sostegno a favore dei padri separati, ai quali ha riservato un bando specifico per l'assegnazione di piccoli appartamenti dotati dei servizi essenziali, al fine di garantire un alloggio per un periodo massimo di 12 mesi a coloro che si vengano a trovare temporaneamente in difficoltà economica.
Martedì 1 aprile 2014