Viterbo | l'allarme lanciato dal responsabile del comando provinciale corsini

Nucleo sommozzatori Vigili del fuoco a rischio

Meroi e Michelini:«Decisione assurda»

Pronti a dare battaglia il presidente della Provincia e il sindaco di Viterbo: «Non è ammissibile che per esigenze di risparmio si vadano a penalizzare i servizi che sul territorio garantiscono la sicurezza di un pronto ed efficace intervento»

Nucleo sommozzatori del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Viterbo a richio chiusura
Nucleo sommozzatori del Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Viterbo a richio chiusura

Chiusura del Nucleo sommozzatori dei Vigili del Fuoco, pronti a dare battaglia il presidente della Provincia Marcello Meroi e il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini.

«Sottoscrivo pienamente l’appello lanciato da Antonino Corsini, contro la paventata soppressione del Nucleo sommozzatori del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Viterbo. L’ho già detto e lo ribadisco: non è ammissibile che per esigenze di risparmio si vadano a penalizzare i servizi che sul territorio garantiscono la sicurezza di un pronto ed efficace intervento». Meroi ha raccolto il grido d’allarme lanciato dal responsabile provinciale del Nucleo di soccorso subacqueo ed acquatico del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dicendosi pronto a sostenere qualsiasi iniziativa utile a scongiurare l’ipotesi prospettata nell’ambito del progetto di riordino dell’organizzazione del soccorso, predisposto dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile.

«La spending review applicata sui presidi di sicurezza e sulle strutture del soccorso è un qualcosa che grida vendetta – dichiara Meroi – nessun paese che si definisce civile dovrebbe mai consentire che i tagli vadano a penalizzare la qualità e l’efficienza di queste realtà, specie quando, come nel caso del Nucleo sommozzatori di Viterbo, queste stesse realtà servono un bacino di utenza molto ampio che va ben oltre i confini provinciali. Nel caso specifico del Nucleo di Viterbo gli interventi hanno interessato oltre alla Tuscia anche la zona di Civitavecchia, la Maremma toscana, il territorio umbro, le province di Terni e Perugia. È a tutti nota la professionalità, la rapidità d’intervento e gli ottimi risultati conseguiti negli anni dagli operatori del Nucleo che hanno sempre messo la loro competenza al servizio della collettività, pur in presenza di contesti economici sfavorevoli e tagli di organico sempre più drastici. Efficienza e rapidità d’intervento che non sarebbe più pienamente garantita nel momento in cui, con la chiusura del presidio territoriale, le unità di salvataggio dovranno arrivare da Roma o da Firenze.

C’è in gioco la vita delle persone, particolare questo che non può essere considerato un semplice dettaglio. Come Corsini ha ben evidenziato – ha aggiunto Meroi – i componenti del Nucleo sommozzatori hanno sempre operato in presenza di qualsiasi contesto e condizione climatica avversa, anche nelle situazioni di maggior pericolo. Chiedo quindi ufficialmente ai responsabili del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di non dare attuazione al progetto di riordino e di non privare un bacino di utenza così vasto di un presidio essenziale per la sicurezza di tutti i cittadini, lungo le coste, nei laghi e soprattutto negli scenari alluvionali purtroppo sempre più frequenti. Sarà mia cura – conclude – chiedere quanto prima un incontro al Prefetto di Viterbo ed attivare tutto ciò che è nelle nostre competenze per scongiurare quanto preventivato nel progetto».

Del medesimo avviso il sindaco Michelini, che afferma: «Lavoreremo affinché venga mantenuto operativo il nucleo sommozzatori di Viterbo un presidio di soccorso con grande esperienza acquisita dai componenti del nucleo direttamente sul campo e attraverso attività formative con relative abilitazioni. Stiamo parlando di sicurezza del nostro territorio. Un territorio costituito tra l'altro da tratti costieri, laghi, bacini artificiali, fiumi. I numerosi interventi di salvataggio portati a termine nel corso degli anni, alcuni richiesti anche al di fuori dei nostri confini regionali, confermano l'importanza del lavoro svolto con professionalità da tutti i componenti del nucleo, coordinato da Antonino Corsini. Il mio impegno per evitare il rischio di chiusura sarà totale. È mia intenzione rivolgermi, insieme ai parlamentari locali, al sottosegretario al Ministero dell'Interno Bocci per rappresentare questa esigenza legata principalmente alla tutela del nostro territorio e alla sicurezza di chi lo abita».

Venerdì 28 marzo 2014