Tarquinia | uno stratagemma putroppo ancora molto diffuso
Due ragazzi catanesi di 19 e 20 erano a bordo della loro auto e hanno finto un urto con l’anziano, lamentando la rottura dell'oggetto e chiedendo dei soldi. Lui ha chiamato il 113 e i due sono stati fermati ed espulsi dalla città
di Sabrina Mechella
Truffa al vecchietto, ma lui non ci casca e denuncia i malviventi. Lo scorso weekend il personale del commissariato di Polizia di Tarquinia, diretto da Gina Cordella, ha rintracciato due ragazzi catanesi di 19 e 20 anni che, con uno stratagemma purtroppo ancora molto diffuso, avrebbero cercato di imbrogliare un ultraottantenne del posto. Il raggiro è semplice, i due giovani erano a bordo della loro auto e hanno finto un urto con l’anziano, lamentando la rottura dello specchietto.
Secondo il racconto dell’anziano si sono fermati e hanno concordato con il malcapitato di non procedere ad alcun Cid, sarebbero stati sufficienti qualche decina di euro per la riparazione. Il vecchietto ha subito sentito odore di truffa e non è caduto nella trappola, allontanandosi e informando subito il 113. La pattuglia del commissariato di Tarquinia, anche se i due giovani si stavano nascondendo tra i passanti, li ha rintracciati e da un controllo alla banca dati ha accertato che erano gravati da precedenti specifici in tutta la penisola.
Sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per il reato di truffa aggravata e il questore Gianfranco Urti ha emesso nei loro confronti il foglio di via obbligatorio da Tarquinia.
«Raccomandiamo di prestare la massima attenzione a quei soggetti che, in qualsiasi modo, prendono spunto per avvicinare chiunque – avvisa la Questura – in particolare persone sole e anziane, per poi perpetrare truffe, a volte anche consistenti. Si invita a segnalare qualsiasi movimento sospetto alle forze di Polizia».
Mercoledì 19 marzo 2014