Tarquinia | in programma il 22 e 23 marzo

22ª Giornate Fai di Primavera

Tarquinia mette in mostra i suoi gioielli

La cittadina etrusca, unica della provincia insieme a un altro Comune, partecipa con l’apertura straordinaria gratuita delle tombe dipinte etrusche dell’Orco, del Tifone e degli Scudi, normalmente chiuse al pubblico

“La Fanciulla Velka", della tomba dell'Orco
“La Fanciulla Velka", della tomba dell'Orco

Tarquinia aderisce alla 22ª edizione delle Giornate Fai di Primavera, in programma il 22 e il 23 marzo, con l’apertura straordinaria (gratuita) delle tombe dipinte etrusche dell’Orco, del Tifone e degli Scudi. I visitatori avranno la possibilità unica di entrare nelle stanze che compongono i tumuli, tra i più grandi presenti nelle necropoli tarquiniesi e chiusi al pubblico e ammirare veri e propri capolavori dell’arte pittorica etrusca, come il celeberrimo ritratto de “La Fanciulla Velka" (vero nome Velia Spurinna), nella tomba dell’Orco.

«Siamo gli unici della provincia di Viterbo, insieme solo a un altro comune, a partecipare alle Giornate Fai - sottolinea l’assessore al turismo Sandro Celli - La manifestazione rappresenta una grandissima occasione per promuovere e valorizzare Tarquinia, mettendo in mostra il vastissimo patrimonio artistico. L’apertura dei tumuli è un evento eccezionale, al quale invitiamo i cittadini a partecipare numerosi. All’iniziativa collaboreranno la Protezione Civile comunale, le guide di Artetruria e i volontari del Fai. Ringrazio Alfonsina Russo e Maria Gabriella Scapaticci, della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, per aver aderito con entusiasmo al progetto, Valeria Grilli e Francesca Romana Stocchi, del Fai, per aver accolto la nostra richiesta di adesione. Rivolgo un ringraziamento personale, infine, Nicola Rosati».

Composta di due camere collegate tra loro, la tomba dell’Orco presenta la raffigurazione di personaggi della mitologia greca. Nella prima, la più antica, è rappresentata una grandiosa scena di banchetto della quale si sono conservate poche tracce. La Tomba del Tifone è una delle più grandi rinvenute. Il soffitto dell’ipogeo è sostenuto da un pilastro rettangolare sul quale è dipinto il mostro alato Tifone, mentre la decorazione della camera è costituita da fasce sovrapposte ornate da rosoni, onde marine e sagome di delfini. La tomba degli Scudi è costituita da un atrio (dal quale si accede a tre stanze), sulla cui parete si alternano varie scene e in particolare quella in cui due giovani suonatori di tibia e di una tromba ricurva. «Stiamo lavorando per far inserire la tomba degli Scudi tra “I Luoghi del Cuore” del Fai. - conclude l’assessore Celli - L’obiettivo è di reperire le risorse necessarie alla tutela e alla riapertura».

Sabato 22 marzo, dalle ore 10 alle ore 16.30, l’ingresso ai tumuli sarà riservato agli iscritti Fai; domenica 23 marzo, dalle ore 10 alle ore 16.30, la visita sarà aperta a tutti. L’amministrazione comunale attiverà un servizio gratuito di navetta, con partenza e arrivo al parcheggio Monterozzi.

Giovedì 13 marzo 2014