Viterbo | immondizia dirottata a viterbo dai comuni romani
Il vicepresidente provinciale critica la Pisana sulla chiusura della discarica di Cupinoro: «Il modo approssimativo in cui sta affrontando la questione ci lascia senza parole, non abbiamo ancora ricevuto spiegazioni»
«Il modo approssimativo e superficiale con cui la Regione Lazio sta affrontando le questioni legate alla chiusura della discarica di Cupinoro ci lascia senza parole. Nell’incontro di giovedì scorso a Roma avevamo chiesto all’assessore regionale all’Ambiente Michele Civita di essere informati correttamente sul numero esatto dei Comuni che avrebbero dovuto conferire i rifiuti a Viterbo e sulle relative quantità. Nella serata di ieri ci è stato trasmesso un fax nel quale ci viene riferito soltanto che i Comuni saranno dodici, senza altre informazioni».
Il vicepresidente della Provincia con delega all’Ambiente Paolo Equitani torna a criticare la Regione Lazio sulla questione dei rifiuti della provincia di Roma che, in seguito alla chiusura della discarica di Bracciano, dovranno conferire i propri rifiuti in altri territori, Viterbo compreso. «Ci è stato comunicato che da noi arriveranno i camion con i rifiuti di dodici comuni romani ma nulla di più - attacca Equitani – non sappiamo quali sono questi Comuni, né il numero complessivo di abitanti. Non si tratta di piccoli dettagli ma di dati fondamentali che dobbiamo conoscere per comprendere l’effettiva mole dei rifiuti che, una volta trattati presso l’impianto di preselezione di Casale Bussi, finiranno nella discarica di Monterazzano.
Un conto se si tratta di piccole realtà, un altro se siamo in presenza di Comuni con una densità abitativa notevole. All’assessore Civita abbiamo chiesto la massima chiarezza, ma a quanto pare è stato come parlare fra sordi. Ci siamo detti disponibili a fornire in un lasso di tempo molto limitato, un mese e mezzo al massimo, un aiuto ai Comuni dell’area braccianese gravati dalla chiusura di Cupinoro in attesa che la Regione individui soluzioni alternative. La discarica di Viterbo deve già farsi carico di smaltire 80 mila tonnellate annue di rifiuti indifferenziati di Rieti che comportano una consistente limitazione della capacità ricettiva e non può permettersi il lusso di smaltire l’immondizia di altri territori.
La Regione ci risponde con un fax che assomiglia tanto ad un gioco della lotteria del tipo: dal numero complessivo indovina il nome dei Comuni. Non scherziamo – aggiunge Equitani – chiediamo chiarezza in tempi rapidi. Ci dica con precisione la Regione quali sono i dodici Comuni che dovranno scaricare i rifiuti sul nostro territorio e in base al numero complessivo di abitanti, le tonnellate d’immondizia che dovranno finire in discarica, per avere così dati certi sull’impatto provocato al sito di Monterazzano.
Allo stesso tempo torniamo ad invitare la Regione ad individuare al più presto altre soluzioni, perché non è nostra intenzione tollerare a lungo una situazione che, per l’ennesima volta, la politica non è stata in grado di prevenire e risolvere prima che si trasformasse in emergenza. Ad ogni modo – conclude – a partire da lunedì intensificheremo i controlli presso la discarica in maniera tale da monitorare costantemente le quantità di rifiuti conferite, e ricavare così le necessarie informazioni che la Regione non ci ha comunicato».
Sabato 1 febbraio 2014