Viterbo | nella basilica di s. maria della quercia
C’erano tutti gli amici animalisti stamani al funerale della Viglino, storica “pasionaria” degli animali morta ieri, 16 febbraio, a 84 anni. I compagni di una vita che hanno condiviso con lei le battaglie per dare dignità ai quattro zampe
di Sabrina Mechella
C’erano tutti gli amici animalisti stamani al funerale di Elvia Viglino, storica “pasionaria” degli animali morta ieri, 16 febbraio, a 84 anni. I compagni di una vita che hanno condiviso con lei le battaglie per dare dignità a chi non ha voce, i quattro zampe, che hanno gremito la basilica di Santa Maria della Quercia, Viterbo. Tra questi Giulio Marini, ex sindaco di Viterbo e Gianluca De Dominicis, consigliere comunale Movimento Cinque Stelle Viterbo e Maria Rita De Alexandris. A lei la Viglino disse: "Hai salvato un canile intero", dopo che la consigliera comunale, delegata al benessere degli animali, organizzò due campagne di microchippatura gratuita in cui furono inseriti i dispositivi a 530 cani.
Presente anche il sindaco, Leonardo Michelini. E c’erano anche loro, i cani, motore di tutta la sua esistenza, creature che l’hanno salutata nel suo ultimo viaggio terreno, in chiesa.
Toccanti i discorsi di Antonella Bruni, ex presidente del Consiglio comunale di Viterbo e responsabile provinciale Movimento Animalista e di Loredana Pronio, presidente di Federfida: «Ci sono cose che non vorremmo mai fare – ha detto la Bruni anche a nome delle associazioni di volontariato, degli amici e dei cittadini che amavano Elvia Viglino - vorremmo stare soli con il nostro dolore e la morte dell’amica Elvia è un dolore sordo, che ci prende allo stomaco e facciamo fatica anche a pensare, ma poi la coscienza, il senso di responsabilità prevalgono e impongono di parlare, di dare un senso a una testimonianza. Elvia non c’è più, la sua parabola esistenziale è terminata, l’omega della sua vita terrena è arrivato inesorabile come, prima o dopo, accadrà a tutti noi. Ma una persona non muore mai veramente se il suo ricordo sussiste, se le sue idee, i suoi sogni e le speranze vengono realizzati da chi raccoglie il testimone e continua il cammino. Volevamo bene a Elvia, come tutti voi, ne abbiamo apprezzato l’amicizia, la schiettezza, a volte ruvida, soprattutto la tenacia.
Da lei abbiamo imparato molto, soprattutto che le parole sono belle, ma i fatti sono più importanti, che l’animalismo non è un atteggiamento alla moda, bensì è cercare di risolvere i problemi dei nostri amici animali, essendo ben coscienti che molti dei loro problemi li abbiamo scelleratamente creati noi. Animalismo non è mai essere contro qualcuno o affermare dogmi sciocchi, animalismo è la coscienza di dover dare voce a esseri senzienti, ai quali spesso offriamo soltanto una vita miserabile, un’infinita prigione con fine pena mai.
Elvia a Viterbo è stata l’animalismo, un punto di riferimento e un esempio, possiamo piangerla o possiamo proseguire un percorso, noi siamo già in movimento e speriamo di essere sempre più numerosi. Ognuno di noi ha il suo Dio, qualsiasi sia quello di Elvia, nel suo giudizio, non potrà non tenere conto della moltitudine di amici pelosi che hanno scelto Elvia come mamma, compagna di giochi e protettrice e che pretenderanno il meglio per lei nella sua nuova vita. Ciao Elvia, amica nostra, nostra grande amica. Noi crediamo nella favola del Ponte dell’Arcobaleno, là dove padroni e cani, in un’altra dimensione, si incontrano nuovamente, là dove, liberi e felici, saranno insieme per sempre. In quel luogo magico, ne siamo certe, Elvia ha trovato ad aspettarla migliaia di figli pelosi, che le hanno fatto festa, che le dimostreranno riconoscenza e gratitudine, quei sentimenti che tutti noi, le istituzioni e la società civile le devono».
Parole di affetto per Elvia anche da parte di Loredana Pronio, che non ha risparmiato però stoccate all’attuale amministrazione comunale: «Io non so se in questa chiesa sono presenti gli esponenti dell’amministrazione locale, non li conosco. Ma se ci siete io vi chiedo solo questo: essere qui, davanti alla bara di Elvia significa dar vita al suo sogno, il Parco canile che dovrà essere realizzato (e noi ce la metteremo tutta) perché questo sogno anche dopo di lei ci sarà, e ovviamente sarà dedicato interamente a Elvia Viglino. Una donna immensa, con questo grande carattere. Chi dice che avesse un carattere brutto non l’hanno conosciuta bene, non hanno capito quanta verità c’è sempre stata nelle sue parole. Elvia se ti voleva bene lo faceva veramente, se non gli stavo simpatico te lo diceva, nessuno lo diceva al posto suo. Come mi ha detto l’ultima volte che ci siamo sentite: “Loredana ti prego, vai avanti, porta avanti anche tu la mia battaglia”. È una promessa, una promessa fatta col sangue».
Sabato 17 febbraio 2018